Incredibile, siamo ancora ai ladri di biciclette

DAI MIEI tanti amici pendolari sparsi per la Lombardia mi arriva periodicamente un coro di lamentele: i furti di biciclette nelle stazioni. Pensavo che fosse un fenomeno superato dai tempi. E invece … Visto che esiste, che ha dimensioni tanto importanti e che, soprattutto, tocca tanta brava gente che lavora, mi chiedo che iniziative vengono […]

DAI MIEI tanti amici pendolari sparsi per la Lombardia mi arriva periodicamente un coro di lamentele: i furti di biciclette nelle stazioni. Pensavo che fosse un fenomeno superato dai tempi. E invece … Visto che esiste, che ha dimensioni tanto importanti e che, soprattutto, tocca tanta brava gente che lavora, mi chiedo che iniziative vengono prese per cercare di contrastarlo, se non proprio di debellarlo. Maurizio, Milano

LA LOMBARDIA è una regione ad alta densità ciclistica e i ladri di biciclette non appartengono solo al film capolavoro di De Sica, vero “manifesto” del neorealismo cinematografico. I ladri delle due ruote sono una categoria mai in estinzione, un’autentica costante transgenerazionale. Una rapida navigazione in internet, oltre alla lettura dei giornali, ci porta una valanga di notizie sui furti di biciclette o di singoli pezzi (a cominciare dalle ruote) e anche, giusto sottolinearlo, su arresti e denunce. A volte i responsabili sono disperati o ladruncoli inesperti, altre volte si tratta di gang organizzate che operano sul “mercato” delle bici rubate. Una carrellata significativa di come il fenomeno sia radicato, esteso e difficile da contrastare.

LE CONTROMISURE. Giorni fa il presidente di Ferrovie Nord Milano, Andrea Gibelli, ha presentato un progetto per parcheggi a prova di ladro in undici stazioni delle Nord: Garbagnate Milanese, Como-Borghi, Saronno, Turbigo, Merone, Milano-Bruzzano, Busto Arsizio Nord, Castano Primo, Cesate, Cormano-Cusano, Gerenzano Turate. In queste stazioni verranno realizzati dei recinti protetti ai quali si potrà accedere soltanto se muniti della tessera Trenord da usare come badge. Quindi accesso impossibile per tutti, tranne che per i possessori dei bicicli. «Vogliamo in questo modo – ha detto Gibelli – cercare di frenare e bloccare il più possibile i furti delle biciclette che vengono lasciate posteggiate nei pressi delle varie stazioni ferroviarie dagli utenti dei treni che si recano al lavoro, a scuola o a svolgere qualche commissione personale. Il progetto sarà in via sperimentale, per capire meglio la funzionalità e avere così un quadro preciso e dettagliato delle situazioni».

FACCIAMO l’esempio dello scalo di Busto Nord, uno dei più frequentati. Da anni alcuni pendolari chiedono un deposito custodito. Ne esisteva uno in piazza Volontari della Libertà, poi è stato chiuso, viste le condizioni del vetusto edificio che lo ospitava. Oggi viaggiatori e ciclisti hanno a disposizione uno spazio all’interno del perimetro ferroviario ma senza custode. Legambiente propone l’utilizzo di parte dell’ex scalo Hupac, dove realizzare un deposito custodito. E i furti continuano. gabrielemoroni51@gmail.com