NON SO DIRE se mi abbia più incuriosito o più irritato la storia del treno che, partito da Varese alle 14.36, dopo avere fermato regolarmente a Gallarate e Busto Arsizio, ha saltato la fermata di Legnano, ha sostato per un quarto d’ora fuori dalla stazione ed è poi ripartito per effettuare la prima fermata a Parabiago. Da qui i passeggeri hanno ripreso il loro viaggio, questa volta all’indietro. Con la beffa, da aggiungere al danno, di dover acquistare il biglietto da andata da Parabiago a Legnano. Roberto, Gallarate

Il capitolo malarotaia si arricchisce di un’altra storia

E SE DOVESSIMO dire, caro lettore, che la storia si ripete? Negli annali di malarotaia non mancano i precedenti di treni che, con tutto il loro carico umano, saltano una fermata e si fermano in un’altra. In un pomeriggio d’inizio marzo del 2009 il regionale in partenza da Milano Centrale alle 17.50 non si arresta alla stazione di Cernusco-Merate (come dovrebbe fare alle 18.17) e tira diritto fino a Calolziocorte. Facile immaginare la soddisfazione di una cinquantina di pendolari meratesi per l’imprevisto diversivo. A metà gennaio del 2014 il treno regionale veloce partito da Milano Centrale alle 18.18 “ignora” la fermata di Magenta, dove è atteso alle 18.41. Soltanto verso le 19 i viaggiatori possono sbarcare a Novara. Milano- Novara non stop. Roba da alta velocità. Una domenica sera di marzo 204 il Frecciargento partito da Roma e diretto a Venezia non blocca la sua corsa alla stazione di Ferrara. I passeggeri che attendono di scendere nella città degli Estensi e quelli che devono partite, si guardano increduli: il treno viaggiava con 15 minuti di ritardo, ma non era il caso di saltare la stazione. STORIA di un anno fa. Il 12 marzo l’intercity 581, atteso a Orvieto alle 7.30, lascia sulla banchina circa quattrocento persone ammutolite. È stato annunciato prima con 5 e a seguire con 10, 15 e 20 minuti di ritardo. Mentre il treno sfreccia senza arrestare la sua corsa, sul monitor compare l’annuncio che è stato soppresso. Ci si dimentica la fermata? Nessun problema: si torna indietro in retromarcia. Accade nel pomeriggio del 13 giugno. Il macchinista di un regionale partito da Cosenza per Napoli, si scorda di fermarsi alla stazione di Capaccio- Roccadaspide (Salerno). Se ne accorge quasi subito, anche perché i passeggeri hanno già alzato vibrate proteste con i personale di bordo. Quelli rimasti ad attendere in stazione, assistono con sorpresa al ritorno in retromarcia del loro treno. Commento di uno di loro: “Pazzesco, incredibile, surreale”. I pendolari vercellesi ricorderanno a lungo e forse racconteranno ai loro discendenti il rientro al lavoro dopo le vacanze di Natale del 2015. Accade la mattina del 28 dicembre, quando il Frecciabianca 9707 Torino-Venezia salta la fermata delle 6.57 alla stazione di Vercelli. [email protected]