LA NOTIZIA che i treni Frecciabianca della linea Milano-Venezia verranno sostituiti nel corso dell’anno con i Frecciarossa, mi fa pensare che da noi sarà sempre più difficile viaggiare. Vedo queste conseguenze: si pagherà di più e ci sarà l’obbligo della prenotazione. Per chi vorrà continuare a viaggiare sul Frecciabianca, il costo dell’abbonamento rimarrà invariato (e ci mancherebbe altro), ma i treni a disposizione, visti i tagli in corso e quelli che verranno, saranno meno. O sbaglio? Riccardo, Brescia

ALLARGHIAMO il discorso o meglio la linea. Dal 6 marzo sulla Torino-Milano-Venezia stanno entrando in esercizio gli Etr 500 in sostituzione dei Frecciabianca usati da numerosi pendolari in possesso di Cartaplus. Il problema è che l’abbonamento non vale per i Frecciarossa. Abbiamo letto in questi giorni i calcoli fatti da un pendolare che ogni mattina si trasferisce per lavoro da Vicenza a Brescia. La maggiorazione per i pendolari che saliranno sui Fracciarossa sarà del 30% in più. Ad esempio, per un abbonamento di seconda classe da Vicenza a Verona, il costo passa da 115 a 150 euro; per viaggiare da Vicenza a Brescia si sale da 125 a 155 euro. Spese in più, mentre i tempi di percorrenza rimarranno invariati (ad esempio, un’ora e 47 minuti per andare da Milano a Venezia). Questo è il paradosso: i nuovi treni hanno esattamente la stessa velocità di quelli che vanno a sostituire. La Tav da Padova a Brescia non esiste. I cantieri sono di là da venire e nel frattempo i costi lievitano.

UN ALTRO PUNTO. Chi vorrà continuare a usufruire dei Frecciabianca potrà farlo e l’abbonamento resterà invariato, ma i treni a disposizione saranno nettamente di meno.
Terzo punto. I treni regionali, sostanzialmente, sono stati smantellati. Da Venezia a Brescia, in una normale giornata lavorativa, c’è un regionale “veloce” in partenza alle 16.02, che impiega due ore e 22 minuti, e c’è un regionale “lento” alle 19.05, che copre il percorso in tre ore e 7 minuti. Fin qui le preoccupazioni e le doglianze (giustificatissime) dei pendolari. Rimandiamo però il nostro lettori bresciano e tutti i viaggiatori alle importanti dichiarazioni fatte giorni fa al nostro giornale da Barbara Morgante, amministratore delegato di Trenitalia. In sintesi. Fino a dicembre, fino a quando non verrà attivata la tratta alta velocità Treviglio-Brescia, nelle fasce dei pendolari sarà mantenuto un “presidio” di Frecciabianca. Si può pensare di estendere la Cartaplus ai Frecciarossa? Risposta dell’ad: “Dipenderà dalla Regione. Se vorrà investire risorse per noi va bene”. E per i pendolari che non potranno più utilizzare i Frecciabianca? Risposta: “A quanti vorranno rinunciare ai vantaggi di Cartaplus procederemo con i rimborsi”.
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