Formaggio: presi i topi

Se un giorno qualcuno dovesse dire a uno di loro «sei come un topo nel formaggio», potrebbe scatenare una reazione, diciamo così, vivace. Capita che il topo vada al formaggio e finisca invece in cella. Gli undici arrestati con ordinanze del tribunale di Modena (cinque abitano nel Cremonese, più un dodicesimo blindato dalla squadra mobile della […]

Se un giorno qualcuno dovesse dire a uno di loro «sei come un topo nel formaggio», potrebbe scatenare una reazione, diciamo così, vivace. Capita che il topo vada al formaggio e finisca invece in cella. Gli undici arrestati con ordinanze del tribunale di Modena (cinque abitano nel Cremonese, più un dodicesimo blindato dalla squadra mobile della città del Torrazzo) avevano gusti raffinati, disponevano di mezzi, si erano dotati di alta tecnologia. Con auto e camion, attrezzi da scasso, ricetrasmittenti, apparati elettronici destinati a neutralizzare i sistemi di allarme, fra novembre 2013 e gennaio 2015 avevano razziato oltre 2.000 forme di Parmigiano Reggiano e 15 tonnellate di crostacei e pesce surgelato in stabilimenti e depositi di stoccaggio.

Ladri gourmet, verrebbe da dire, ma la finezza del palato con c’entrava quanto piuttosto un sapiente calcolo economico: formaggio, crostacei e pesce valevano quasi 800mila euro. Non per niente, come ha sottolineato la Coldiretti, il Parmigiano è il formaggio più rubato al mondo. Leggiamolo in positivo: è un’altra eccellenza italiana. Più simpatici i colpi cinematografici dei soliti ignoti, che dopo avere clamorosamente sbagliato la logistica di un un furto, si consolavano con un piatto di pasta e fagioli trovato in cucina.

gabriele.moroni@ilgiorno.net