Con il suo romanzo, proposto in Italia e accolto dal silenzio degli editori, è diventato un caso letterario negli Usa come eBook. Singolare vicenda quella di Guido Mattioni, sessantenne, milanese con radici friulane, un valoroso passato di giornalista e inviato di lungo corso, approdato alla narrativa con «Whispering Tides» (alla lettera “Le maree sussurranti”, nell’edizione italiana «Ascoltavo le maree»).

Storia di Alberto Landi, cinquantenne giornalista di successo, che dopo avere perduto la moglie si rifugia a Savannah, in Georgia, luogo per lui caro e denso di significati, immerso in una natura che sarà balsamo al suo dolore.
Con «Whispering Tides» Mattioni è l’unico italiano finalista al prestigioso premio «Global eBook Awards» di Santa Barbara, in California, selezionato fra un migliaio di concorrenti da 250 giurati sparsi su tutto il territorio degli States. A New York, sull’East River, ha letto alcune pagine del libro alla manifestazione «Art for Environment» (Arte per l’ambiente). E’ stato ospite all’università di Atlanta per un incontro con gli studenti del corso di letteratura italiana. Altri atenei hanno adottato il suo romanzo per i corsi di italiano. Un autentico fenomeno nell’editoria fai da te.

Mattioni, perché la lanciato il suo romazo su eBook?
«In Italia l’avevo proposto a un editore che mi ha risposto che non rientrava nel suo target. L’ho poi proposto a due grossi editori, per uno dei quali avevo avevo lavorato in passato e pubblicato un libro. Non mi hanno neppure risposto. La cortesia non è più di questi tempi. Una volta nelle case editrici lavoravano dei grandi signori che magari ti dicevano di no, ma te lo scrivevano con la stilografica. Un amico che aveva già fatto la stessa esperienza mi ha suggerito di pubblicarmi il libro da solo rivolgendomi alla piattaforma editoriale Smashwords, che si trova a San Josè, nella Silikon Valley».

Cosa è accaduto?
«Sono diventato editore di me stesso. Senza spendere un euro. Ho fatto tradurre il libro in inglese. L’ho messo nel format richiesto. Ho preparato la copertina. Tutto un lavoro che ho fatto da me. Anche da giornalista ho sempre avuto una concezione artigianale di quella che consideravo un mestiere e non una professione. Ho mandato il file all’alba, un orario strategico per evitare l’intasamento. Tempo un minuto ed è apparsa la scritta: “Congratulations. Adesso sei on-line”. Un secondo dopo sono andato su Google e ho verificato: ero su tutti gli scaffali virtuali del mondo. Qui sta il bello: la contemporaneità e la globalità. E nello stesso tempo ti senti letterariamente apolide. Una grande sensazione di libertà».

Autonoma anche la promozione?
«Assolutamente sì. Il grosso si fa on-line. Ho la mia pagina Facebook, oltre a quella dedicata al libro con lo stesso titolo. In più una pagina Twitter che ti dà contatti con il mondo e nello stesso tempo li seleziona. Mi hanno contattato un editore americano, blogger, associazioni di italiani in giro per il mondo, soprattutto i “fogolar furlan”, visto che sono friulano. Molti contatti da professori di lingua e letteratura italiana nelle università americane. L’italiano è la terza lingua più studiata negli Stati Uniti dopo lo spagnolo e il cinese. Il mio romanzo è entrato nelle biblioteche di cinque università e un paio lo hanno adottato come testo. Alcune riviste letterarie mi hanno dedicato delle recensioni molto favorevoli».

Il libro ha una versione cartacea?
«A gennaio ho fatto il contratto con Amazon per l’edizione stampata in inglese. Lo stesso ho fatto con la piattaforma americana Lulu per la versione sia in inglese sia in italiano. Per l’Italia ho usato “ilmiolibro” di Kataweb che permette di ordinare il volume su “lafeltrinelli.it” e in tutte le librerie Feltrinelli».

Si guadagna facendo gli editori di se stessi?
«Il prezzo della versione eBook è necessariamente basso. Su 2,99 dollari a me ne restano 2 su cui Smashwords trattiene anche il 30 per cento delle tasse americane. Lo stesso fa Amazon. Sul libro stampato, venduto a 15 dollari a copia da Amazon, a me ne arrivano 5 e qualcosa, mentre in Italia percepirei dall’8 al 10 per cento del prezzo di copertina. La conclusione è che su una copia eBook venduta al suo basso prezzo prendo il doppio di quello che prenderei in Italia su una copia tradizionale».

di Gabriele Moroni