Dietro un uomo in treno c’è sempre una storia

Ho sentito parlare di un libro scritto dai pendolari. Mi piacerebbe avere qualche notizia precisa perché mi pare una iniziativa molto curiosa e importante, forse la prima nel suo genere. Molte delle «avventure» che viviamo, potrebbero offrire lo spunto per un racconto, un romanzo o anche per un film, qualche volta comico, qualche volta drammatico, […]

Ho sentito parlare di un libro scritto dai pendolari. Mi piacerebbe avere qualche notizia precisa perché mi pare una iniziativa molto curiosa e importante, forse la prima nel suo genere. Molte delle «avventure» che viviamo, potrebbero offrire lo spunto per un racconto, un romanzo o anche per un film, qualche volta comico, qualche volta drammatico, il più delle volte tragicomico. Se è vero che dietro ogni uomo c’è una storia, questo è anche più vero se riferito ai pendolari. Tutti quelli che viaggiano in treno lo possono dire. Alessandro, Varese

Confermiamo. È uscito il Pendolibro 2013, il primo open e.book scritto dai pendolari italiani. Lo edita Libreriamo Publishing (www.libreriamo.it). È stata fatta una selezione fra i numerosissimi racconti giunti alla redazione di Libreriamo e si è passati alla pubblicazione online e alla distribuzione gratuita. L’introduzione è scritta da Paolo Di Paolo, giovane scrittore finalista quest’anno al Premio Strega. La prefazione è firmata dal direttore di Libreriamo Saro Trovato. Non dimentichiamo il concorso organizzato da Trenord e Università Cattolica di Milano. Sono arrivati centinaia di racconti. La giuria è al lavoro. Ne riparleremo.

In occasione dell’uscita dell’e.book, il social book magazine Libreriamo pubblica i risultati di uno studio su abitudini, tic, manie, sogni, aspirazioni condotto su un campione di 800 pendolari, maschi e femmine, fra i 18 e i 60 anni. Ne scaturisce uno spaccato interessante del pendolarismo italico, che a tratti diverte e a tratti fa pensare. Per oltre un pendolare su 3 (34%) il treno è il mezzo preferito per gli spostamenti, anche per quelli di piacere.

Il 37% è preoccupato, mentre viaggia, da ciò che l’attende sul posto di lavoro. I pendolari sono oservatori attenti, visto che il 31% è sempre pronto a commentare stranezze, aspetto, particolarità dei compagni di viaggio.

Attenzione, attenzione: il pendolare nel profondo del cuore è un romantico. Infatti quasi uno su due (48%) spera di trovare in viaggio l’anima gemella. Auguri.

Cosa infastidisce di più il pendolare? Ritardo (64%), sovraffollamento (58%), maleducazione altrui (51%). Negli ultimi anni in Italia si è registrato un «boom» del pendolarismo. Secondo gli ultimi dati Censis, oggi i pendolari sono 14 milioni e 195mila, pari al 23,4% della popolazione oltre i 14 anni, con un incremento di un milione di viaggiatori negli ultimi cinque anni. Si diventa pendolari perché il costo della vita nei grandi centri è troppo elevato (65%), a causa del trasferimento della sede di lavoro (48%), per seguire corsi di formazione (35%). Gli spostamenti degli studenti sono legati alla mancanza di una università nel luogo di residenza.

gabriele.moroni@ilgiorno.net