DALL’ INIZIO dell’anno a oggi i pendolari della direttrice 21, tratta Casalpusterlengo-Milano, hanno inviato 863 reclami formali chiedendo la sostituzione dei treni più vecchi e maggior ascolto alle richieste di cambio orario. Abbiamo passato l’inverno su treni freddi e l’estate su treni bollenti. Non abbiamo ottenuto nulla se non un aumento del costo degli abbonamenti. Né un treno nuovo, né un cenno di ascolto. Cos’altro possiamo fare, come cittadini rispettosi delle leggi ed elettori lombardi? 
Gruppo Pendolari Casalpusterlengo

 

ECCO, un racconto dei nostri pendolari. «Il treno, partito in orario ma molto affollato, come sempre succede da quando hanno riaperto le scuole, non ha avuto problemi fino a qualche chilometro da San Donato, quando si è sentito un rumore molto forte e prolungato proveniente dal di sotto. È sembrato che qualche pezzo si fosse staccato e poi fosse stato trascinato dalle ruote delle prime carrozze. In tanti abbiamo pensato anche ad un investimento o a oggetti messi sulle rotaie. Tra la preoccupazione generale il treno si è fermato per circa 5 minuti in linea, poi è ripartito e si è subito fermato all’altezza della stazione di San Donato. A detta del macchinista, c’era un problema con una porta rimasta aperta.
Dopo altri 10 minuti di attesa, il treno è ripartito, ma da subito si è diffuso un forte odore di bruciato, con fumo grigio che entrava dai finestrini. Il controllore è passato di corsa, urlando al telefono di far fermare il treno perché andava a fuoco. Il treno si è fermato all’altezza di Borgolombardo, per fortuna in un’area con banchina attrezzata, e le porte sono state spalancate per far scendere i passeggeri ormai affumicati. Il fumo proveniva dalla parte superiore della motrice e ha continuato a uscire per oltre 5 minuti. Le oltre 500 persone presenti sul treno hanno atteso sulla banchina. Il treno è ripartito con grande preoccupazione dei viaggiatori e a passo d’uomo ha raggiunto la stazione di Rogoredo dove si è definitivamente fermato. I viaggiatori diretti a Lambrate sono stati invitati a prendere un altro treno, che è arrivato nella stazione di Lambrate alle 8.55 (circa un’ora e mezzo di viaggio per 55 chilometri)…
I pendolari di Casale chiedono dall’inizio dell’anno la sostituzione urgente dei treni più vecchi… Trenord e Regione Lombardia ignorano completamente le richieste dei cittadini». Ci scusiamo per il ritardo di qualche giorno con cui pubblichiamo la mail dei pendolari di Casalpusterlengo. Quella di 863 reclami inviati dall’inizio dell’anno a oggi ci pare una cifra siderale. Nel generale e innegabile miglioramento appportato in questi anni alla flotta ferroviaria della Lombardia, situazioni come quelle della tratta Casalpusterlengo-Milano (che ci auguriamo rappresentino una eccezione) stridono tanto sono anacronistiche e paradossali.

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