Sui giovani: astenersi perditempo

TANTE chiacchiere e pochi fatti quando si parla dei giovani. Le peggiori idee sono quelle che hanno maggior fortuna, e l’amara constatazione è stata confermata anche questa volta. Il primo fu l’ex ministro Tommaso Padoa-Schioppa del governo Prodi a usare la parola bamboccioni. Dopo è stato il diluvio. anna, ilcarlino.it NOTO con una certa ansietà […]

TANTE chiacchiere e pochi fatti quando si parla dei giovani. Le peggiori idee sono quelle che hanno maggior fortuna, e l’amara constatazione è stata confermata anche questa volta. Il primo fu l’ex ministro Tommaso Padoa-Schioppa del governo Prodi a usare la parola bamboccioni. Dopo è stato il diluvio.

anna, ilcarlino.it

NOTO con una certa ansietà un effetto domino. Dopo lo «sfigati» attribuito ai laureati in ritardo da un troppo giovane viceministro dal cognome importante, c’è stato lo scivolone di Monti con la storia del «posto fisso monotono». E uno si sarebbe aspettato che lì sarebbe finita, vista anche la corsa a rimangiarsi l’errore. Invece no, le due signore del governo, sia Fornero, detesta essere chiamata la Fornero, ognuno ha le sue fisse, e anche l’ottima Cancellieri non si sono trattenute dal dire la loro sui figli pigri e mammomi. A me pare un dibattito poco intelligente, perciò proporrei, quando si dovesse ripresentare la tentazione di proferir parola, di contare fino a dieci prima di aprire bocca e poi tacere. Seguendo l’avviso: astenersi perditempo.

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