Sono triste perché io votavo De Gasperi

IN QUESTA Italia non mi riconosco più. Votavo il partito di De Gasperi e il mio partito, la Dc, ha guidato il Paese per cinquant’anni, proteggendolo dalle tentazioni di farlo diventare un satellite dell’Urss. Ora scopro che la maggioranza espressa dal voto di domenica vuole che a guidare l’Italia sia un comico. Mi sembra mortificante. […]

IN QUESTA Italia non mi riconosco più. Votavo il partito di De Gasperi e il mio partito, la Dc, ha guidato il Paese per cinquant’anni, proteggendolo dalle tentazioni di farlo diventare un satellite dell’Urss. Ora scopro che la maggioranza espressa dal voto di domenica vuole che a guidare l’Italia sia un comico. Mi sembra mortificante.

cesare, ilcarlino.it

SIAMO un paese di creativi e non drammatizzerei per questo voto di protesta che premia i ‘grillini’ oltre ogni loro più ottimistica previsione. Se i voti sono andati in quella direzione più di quanto ci aspettassimo significa che la protesta covava in modo superiore a quella che credevamo. Penso che Grillo non voglia misurarsi con figure come De Gasperi, che lei ha citato. Può darsi si sia montato la testa ma non al punto di gareggiare con i grandi che hanno consentito la ricostruzione del nostro Paese dopo la guerra. Del resto anche quell’Italia fu tentata dal voto per il partito dell’Uomo Qualunque, che espresse più che un progetto un sentimento di stanchezza e un programma di luoghi comuni, facili a dirsi e difficili a realizzarsi. Fu un’arrabbiatura che finì presto.

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