CONFESSO che mi lascia perplesso l’inchiesta sul tesoriere della Margherita Lusi. Non mi convince la demonizzazione dell’imputato, che sembra fatta apposta per scagionare i politici. Delle due l’una: o ci sono responsabilità anche tra i politici o riconoscano almeno la colpa di mancato controllo.
paolo, ilcarlino.it

HO SEMPRE cercato di pensare che la magistratura non sia partigiana fino al punto di non essere credibile, ma se l’inchiesta sulla Margherita e Lusi si fosse svolta ai tempi di Tangentopoli sarebbero finiti tutti in galera, perché a quel tempo la regola era quella del ‘non poteva non sapere’, e dunque i vertici del partito non avrebbero potuto sostenere di non sapere, perché secondo Di Pietro e il Pool di Mani Pulite non potevano non sapere che Lusi rubava. Come dice lei, delle due l’una, o quella tesi era valida e come fu valida allora dovrebbe esserlo anche oggi, oppure fu una pericolosa spregiudicatezza, e allora lo è anche ora. Oppure, ma tenderei a scartare questa terza ipotesi, il ‘non poteva non sapere’ vale per i partiti di destra ma non per quelli di sinistra.
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