Se evadere è reato e peccato

HO LETTO con piacere che il presidente della Cei Bagnasco ha detto che bisogna pagare le tasse e che non farlo è un peccato. Sono parole che aspettavo da troppo. Lo dico perché ho sempre intravisto nella posizione della Chiesa un atteggiamento perdonistico nei riguardi di coloro che sbagliano e con i quali invece bisogna […]

HO LETTO con piacere che il presidente della Cei Bagnasco ha detto che bisogna pagare le tasse e che non farlo è un peccato. Sono parole che aspettavo da troppo. Lo dico perché ho sempre intravisto nella posizione della Chiesa un atteggiamento perdonistico nei riguardi di coloro che sbagliano e con i quali invece bisogna essere inflessibili.

ada, ilcarlino.it

SE PER la Chiesa evadere il fisco è un peccato, per lo Stato la stessa colpa è in primo luogo un reato. Se poi peccato e reato diventano sinonimi tanto meglio, perché significa che il concetto di libera Chiesa in libero Stato può avere punti di incontro fondamentali e non indicare mondi paralleli. Se poi dal cardinal Bagnasco giungono appelli come quello nel quale ha esortato a salvare l’Italia, allora non resta che riconoscere un senso di sollievo e di conforto per la presenza in Italia della Chiesa, che se in alcuni momenti può anche risultare invadente in altri diventa un riferimento per gli smarriti e un incoraggiamento per tutti. Riconoscendole la capacità di rappresentare una garanzia di coesione nazionale che compensa lo sbandamento di cui soffrono i partiti. © RIPRODUZIONE RISERVATA