Rivoluzione silenziosa

LA REALTÀ supera la fantasia ma la situazione è tale e tanto grave da rendere rapidamente necessario fare appello alla fantasia per cercare di superare la realtà. Provate a fermarvi un attimo e a ripensare a quel che abbiamo appreso in questi giorni. Che in Lombardia un politico ha bucato le gomme ad un disabile […]

LA REALTÀ supera la fantasia ma la situazione è tale e tanto grave da rendere rapidamente necessario fare appello alla fantasia per cercare di superare la realtà. Provate a fermarvi un attimo e a ripensare a quel che abbiamo appreso in questi giorni. Che in Lombardia un politico ha bucato le gomme ad un disabile per un problema di parcheggio e che il politico naturalmente si è autoassolto dicendo di aver fatto «un errore tecnico di incazzatura». Che il ben noto consigliere del Lazio Fiorito, oggi ospite delle patrie galere, quando venne un po’ di neve a Roma invece di un ombrello si comprò un Suv, naturalmente con il nostro denaro. O di quel suo collega lombardo, come riferiamo all’interno, — ma non dicevano che il Nord era meglio del Sud? — che ha chiesto una deroga ai tagli annunciati perché lui non ha rubato e con uno stipendio da 8 mila euro al mese e senza gli extra non ce la fa ad andare avanti. Oppure dell’assemblea della Regione Sicilia che a Pasqua ha speso 15 mila euro per colombe e uova di cioccolato.

OPPURE dei 90 parlamentari della stessa assemblea che incuranti del fatto di aver portato la regione alla bancarotta vogliono ripresentarsi in 76 alle prossime elezioni, rinunciando malvolentieri agli 11 mila euro netti di stipendio mensile più annessi e connessi.

Oppure potremmo parlare degli 8 milioni di euro spesi dal Veneto per sagre e feste di paese, che sono tanto care alla Lega. Oppure dei milioni di euro distribuiti tra consiglieri e assessori regionali per compensarli del disturbo di andare a portare i saluti a manifestazioni e fiere. E noi che credevamo lo facessero per amore del popolo. Insomma, come si dice in inglese, uno schifo. Che induce anche a pensieri e riflessioni deformate e comiche, come quelle che spingono un deputato del Pdl a dire che la scissione va fatta tra chi fa politica e chi ruba. Partita persa. O quel commentatore che si è consolato concludendo che, sì, è vero che tutti rubano ma quelli di destra rubano di più.

Questo è il quadro. Con una sinistra che ha un Pd che si sta annodando attorno alla disputa suicida Bersani – Renzi, che sarà difficile far dimenticare agli elettori. Mentre dall’altra parte c’è un Berlusconi sempre più taciturno che dicono sia diventato insofferente verso i suoi al punto dal far fatica ad ospitarli quando vanno a trovarlo ad Arcore. E se non li sopporta lui figuriamoci noi.

La conclusione è che c’è un’accelerazione alla crisi di credibilità della classe politica e che quel che si riteneva potesse verificarsi nei prossimi mesi accade oggi. Non è venuta meno la necessità di dare una guida al paese ma la possibilità che questa possa essere trovata all’interno di questa classe politica, nella sua interezza e senza fare troppe distinzioni. Questo è il sentimento crescente e il problema del rinnovamento non riguarda un solo o alcuni partiti ma tutti. Non lasciamoci ingannare dal silenzio con cui vengono accolti gli scandali. E’ in corso una rivoluzione silenziosa, molto silenziosa da parte dei cittadini. E anche molto rovinosa.

di Giovanni Morandi