Referendum, un parere e il suo contrario

HO CERCATO di capire per quale motivo la Consulta abbia giudicato inammissibili i quesiti per il referendum sulla riforma della legge elettorale. Parere cui è seguito il suggerimento di modificare la legge, se ho ben capito. Come si fa a dire che un quesito non è proponibile e subito dopo a dire che è giustificato? […]

HO CERCATO di capire per quale motivo la Consulta abbia giudicato inammissibili i quesiti per il referendum sulla riforma della legge elettorale. Parere cui è seguito il suggerimento di modificare la legge, se ho ben capito. Come si fa a dire che un quesito non è proponibile e subito dopo a dire che è giustificato? Mistero.

dino, ilcarlino.it

Risponde Giovanni Morandi, direttore Qn e Resto del Carlino

ANCHE a me non risulta per nulla chiaro come si possa assumere una posizione e allo stesso tempo il suo contrario. Resta il fatto che la vicenda conferma la sordità dei nostri partiti, principale causa della loro deriva. Non vedo che cosa ci sia da esultare in una situazione nella quale all’interno delle assemblee elettive istituzionali i rappresentanti sono totalmente scollegati dai rappresentati, perché non è l’elettore che sceglie il parlamentare ma è il partito. Questo slegame è una delle cause principali della crisi politica che stiamo vivendo e se i partiti continueranno a chiudersi a riccio andranno poco lontano. Si ricordino però che il vuoto non esiste né in natura né in politica e dunque se non saranno capaci loro di fare, qualcuno che saprà ci sarà. Governo tecnico docet.

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