Per il festival il prezzo non è giusto

LA TELEVISIONE fa vedere Celentano che andrà al festival di Sanremo e poi chiede che si paghi il canone Rai. Ma come può pretendere che si paghi il canone dopo che si è saputo che daranno 700mila euro a Celentano per andare al festival due o tre serate? Mi pare un non senso buttare i […]

LA TELEVISIONE fa vedere Celentano che andrà al festival di Sanremo e poi chiede che si paghi il canone Rai. Ma come può pretendere che si paghi il canone dopo che si è saputo che daranno 700mila euro a Celentano per andare al festival due o tre serate? Mi pare un non senso buttare i soldi in questo modo.

marco, ilcarlino.it

Risponde Giovanni Morandi, direttore Qn e il Resto del Carlino

C’È QUALCOSA di anacronistico in questo generoso compenso a Celentano. Si potrebbero dire le stesse cose se parlassimo di calciatori, ma nel calcio il denaro è privato mentre nella Rai è dei contribuenti e dunque le loro obiezioni vanno ascoltate. Quel che poteva risultare un compenso accettabile uno o due anni fa, oggi appare inconcepibile, come tanti altri aspetti della vita pubblica a causa di una crisi nella quale siamo chiamati a sopportare un pesante fardello. Riducendo tutto alle regole della domanda e dell’offerta penso che Celentano ci guadagnerebbe anche a compenso zero, perché il ritorno economico e di immagine che gli offrirà l’evento supera i vantaggi che egli procurerà al festival. Se non avesse il canone io credo che la Rai condividerebbe queste elementari osservazioni.

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