Nessuno torna indietro

CON la manifestazione sindacale per gli esodati ho pensato a un ritorno ai grandi cortei confederali degli anni Settanta. Già vedere Cgil, Cisl e Uil insieme è stata un’emozione perché mi ha ricordato anni lontani ma non troppo diversi dagli attuali. Ma a guardare meglio mi sono accorto che tutto è diverso da allora. red, […]

CON la manifestazione sindacale per gli esodati ho pensato a un ritorno ai grandi cortei confederali degli anni Settanta. Già vedere Cgil, Cisl e Uil insieme è stata un’emozione perché mi ha ricordato anni lontani ma non troppo diversi dagli attuali. Ma a guardare meglio mi sono accorto che tutto è diverso da allora.

red, ilcarlino.it

LA SUGGESTIONE di ritrovare la Triplice, come si diceva un tempo, l’ha indotta a pensare che sarebbe stato possibile un ritorno al passato ma, come lei ben sa, nessuno torna indietro. Negli anni Settanta la Cgil era la cinghia di trasmissione del partito e ora mi pare invece che la situazione sia rovesciata e sia il partito al traino del sindacato. Non solo. Allora il sindacato aveva milioni di iscritti, oggi rappresenta non dico quattro gatti ma certamente numeri largamente inferiori e non troppo rappresentativi a indicare il mondo del lavoro e quello ancora più importante che aspetta di entrarvi. Però è vero, oggi il sindacato riempie il vuoto lasciato dai partiti, che sono a minimi assoluti di impopolarità, e perciò la forza dei confederali è superiore ai numeri dei loro iscritti. E lo sarà suppongo ancora per molto.

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