CI VUOLE ben altro per combattere l’evasione fiscale. Più ci penso e più mi rendo conto che sarà dura. Dobbiamo rovesciare la morale, o presunta tale, che finora è stata pronta a giustificare, e bisogna mettere un fermo alla convinzione del perdono. Sono argomenti radicati nella nostra cultura. Non sarà facile estirparli.
Atos Pasquali, Bologna

CONDIVIDO. Sarà dura e non è scontato che ci riusciremo. Perfino personaggi, che si sono cimentati in questo settore, ho notato che fanno errori significativi. Come l’ex ministro delle finanze Vincenzo Visco che ha detto che «la lotta ai furbi non può basarsi sui blitz spettacolari come quello di Cortina». Continua a chiamare, Visco, furbi quelli che invece meritano essere chiamati in altro modo. Furbo ha un significato positivo, o comunque non totalmente negativo, è sinonimo di astuto, accorto, scaltro. Il furbo non necessariamente è un disonesto. L’evasore fiscale invece lo è. La strada per avere risultati migliori di quelli attuali nella lotta all’evasione passa anche da un nuovo lessico, perché le parole corrispondono al pensiero e cambiare mentalità significa adeguare le parole ai giudizi pertinenti.
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