ANCHE IO sono turbato e sorpreso nel vedere tanti uomini che piangono nei paesi del terremoto. Pensavo che sarebbero state più le donne a cedere, e invece vedo che le donne sanno reagire e perfino sdrammatizzare, mentre gli uomini, anche quelli nel pieno delle loro forze, piangono sconsolati. Non ci sono più gli uomini di una volta.
luci, ilcarlino.it

SEMBRA di essere in guerra, ho sentito ripetere dai terremotati davanti ai loro paesi distrutti. Davanti alle case e alle fabbriche chiuse capita di vedere uomini che piangono, più gli uomini delle donne. Anche in guerra scopri che i più paurosi sono quelli che non avresti mai immaginato. Ho un amico, Valerio Pellizzari, inviato di guerra su molti fronti, che viaggia sempre scegliendosi autisti che di regola sono vecchietti decrepiti dall’aria mansueta, che però nelle situazioni difficili sono i più coraggiosi e in grado di controllarsi. Al contrario mi è capitato di avere in alcune guerre giovani autisti baldanzosi, che erano un vero pericolo perché perdevano subito la testa in caso di difficoltà. Perciò non mi stupisco nel vedere che nel sisma gli uomini sono più fragili delle donne.
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