DA UNO dei tanti, sono migliaia, messaggi che sono stati inviati per ricordare quello che è stato definito l’uomo più amato dai bolognesi, il mancato sindaco Pd Maurizio Cevenini, che mercoledì mattina si è lanciato dal suo ufficio alla Regione.
«Io mi sveglio e devo leggere una notizia del genere? Perché l’hai fatto?! :’(»
Serena Conforti

 

LA COSA più bella che ha scritto quest’uomo in tutta la sua vita è stata l’ultima: «Pensate a mia moglie e a mia figlia». Suppongo che in quel momento abbia ricordato quel che è stato importante nella sua vita e quel che di più importante lasciava e si sia dimenticato degli orpelli. La cosa più bella che ho letto è stata: morto d’amore per la sua città. Credo sia morto anche perché aveva sopravvalutato gli altri e dimenticato se stesso. Non so a che titolo mi permetta di azzardare giudizi, forse perché voglio difendere questo uomo solo, che si è speso nel dare non foss’altro la sua gioia di vivere. Credo non gradirebbe tifo da stadio, se non rossoblu, attorno alla sua morte. Non c’erano quelli che attendeva quando s’è trovato solo, vederli finti addolorati al suo funerale potrebbe irritarlo.
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