SONO scandalizzata dal pellegrinaggio di gente infima che non ha di meglio da fare che andare nell’isola del Giglio per godere della vista della nave naufragata. Abbiamo visto in tv intere famigliole andare a vedere questo spettacolo, ma come è possibile questo voyeurismo dell’orrore? Poi ci meravigliamo se i figli crescono storti.
lisa, ilcarlino.it

Risponde Giovanni Morandi, direttore Qn e il Resto del Carlino

NON MI SOPRENDE quel che è accaduto domenica scorsa all’isola del Giglio presa d’assalto dai turisti bramosi di vedere la scena del naufragio. Sarebbero stati ancora più contenti se avessero potuto vedere anche i cadaveri e ancora più soddisfatti se fossero stati lì nel momento in cui i quattromila passeggeri la notte di venerdì 13 si accalcavano verso le scialuppe di salvataggio. Mi sorprende la sorpresa di chi si sorprende. E’ nell’animo umano, i migliori lo tengono sotto controllo, gli altri no, l’attrazione dello spettacolo della morte. Non lo dico io, che non voglio insegnare nulla a nessuno. Lo hanno già scritto e descritto i grandi nomi della letteratura internazionale, per noi ad esempio Verga nel naufragio della Provvidenza, la barca dei pescatori dei Malavoglia.
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