SAREBBE esagerato accostare l’episodio al proverbio del chi ben comincia è a metà dell’opera, ma mi è piaciuto il modo in cui Hollande ha cominciato la sua presidenza, con la sua auto che nel tragitto per andare all’Eliseo si è fermata ai semafori col rosso e non è stata preceduta da staffette a sirene spiegate come fanno i nostri politici.
remo, ilcarlino,it

E’ UN SEGNO dei tempi che si faccia caso a certi dettagli. E’ il segno della crescente insofferenza per un potere arrogante, che vive secondo un codice di vita diverso da quello dei cittadini. Dunque pretendere che anche il potere rispetti il semaforo col rosso è un’espressione di civiltà. Tanto più avvertito in una società come quella occidentale, che vive in simbiosi con la democrazia. Diverso è per i paesi orientali, che non hanno un’analoga tradizione, anzi hanno storie imperiali, dove il potere piace (non a tutti) come fosse divino e lontano dai sudditi. Vedi il contrasto tra l’insediamento di Hollande e la conferma di Putin, che è giunto al Cremlino preceduto da un sontuoso corteo che certo non si è preoccupato di rispettare il codice della strada.
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