I nemici del popolo

NON mi pare debba essere sventolato come un trofeo o un segno di progresso la crescente tendenza dei cittadini ad accusare altri cittadini di essere evasori fiscali. Siamo stati per decenni il paradiso fiscale dell’Europa, se non l’unico sicuramente tra i più ambìti e non saranno i furori attuali a cancellare le colpe del passato […]

NON mi pare debba essere sventolato come un trofeo o un segno di progresso la crescente tendenza dei cittadini ad accusare altri cittadini di essere evasori fiscali. Siamo stati per decenni il paradiso fiscale dell’Europa, se non l’unico sicuramente tra i più ambìti e non saranno i furori attuali a cancellare le colpe del passato e nemmeno i guasti della dissennata conduzione dell’erario. Nell’attuale istigazione c’è una pericolosa tendenza a dividere i cittadini e a trasformare gli onesti in giustizieri o vendicatori, che è poi l’involuzione verso cui tendono tutti gli Stati dispotici. Istigare i cittadini a segnalare pone il segnalato nella condizione di colpevole, che dovrà dimostrare di essere innocente e questa è la peggiore delle conseguenze e l’opposto di quella che deve essere la giustizia, di fronte alla quale invece ogni cittadino è e resta innocente fino a quando non verrà giudicato colpevole. Istigare i cittadini a trasformarsi in spioni del vicino, del concorrente di commercio, di colui al quale si vuol fare del male è una pesante responsabilità che è bene evitare. Colpa tanto grave quanto quella accumulata nel passato di consentire a tanti cittadini di non pagare le tasse, privando altre categorie, come i lavoratori dipendenti ma anche le imprese oneste di analoga possibilità.

TANTO più discutibile è l’induzione a denunciare i presunti evasori dal momento che lo Stato ormai ha tutti gli strumenti possibili per colpire chi evade e dunque non è più un problema di mezzi, ammesso lo sia mai stato, ma di volontà a volerli utilizzare. Osservazione tanto più valida a partire dal 31 ottobre quando, in base al decreto Salva Italia del 2011, entrerà in vigore l’obbligo alla comunicazione da parte di banche e operatori finanziari di tutti i dati contabili. Norma che consentirà all’Agenzia delle entrate di disporre di tutti i movimenti possibili di denaro ad eccezione di quello nascosto nel materasso.

Una norma inclusa nell’articolo 11, <EM>, che fu il risultato di un accordo tra Pd e Pdl, checché oggi ne dicano. Una capacità di intrusione paragonabile a quella del potente fisco americano.

DUNQUE, che motivo c’è di arruolare i cittadini? Si può comprendere l’utilità di consentire segnalazioni, ma senza dimenticare che è uno strumento che si espone ad abusi e impone la massima cautela. Questo tipo di comportamento, di vedere gli altri come il male e noi come il bene assoluto è contrario ad un obiettivo, che è ormai imprescindibile se vogliamo uscire dai guai in cui ci troviamo.

Per quanto efficaci possano essere le misure del governo Monti non potremo fare a meno di ricercare una coesione nazionale e sociale, lontana da visioni manichee. Dopo aver eliminato il nemico assoluto, ovvero Berlusconi, non dobbiamo ricadere nell’errore di inventarci nuovi nemici da abbattere.

Magari che si chiamano Renzi, magari perché ci sono così insopportabili da sospettarli di essere prezzolati, e anche, perché no?, evasori fiscali. Convinti che comunque sono, come tutti quelli che non amiamo, nemici del popolo.