Grazie Europa

Dal momento che si chiama Mare Nostrum, non dico l’operazione di salvataggio degli immigrati ma il mare, e dal momento che si chiama Mare Nostrum non perché c’è l’Europa ma perché c’è l’Italia e dal momento che è certo che ci sia l’Italia così come c’era fin dal tempo in cui decisero di chiamarlo in […]

Dal momento che si chiama Mare Nostrum, non dico l’operazione di salvataggio degli immigrati ma il mare, e dal momento che si chiama Mare Nostrum non perché c’è l’Europa ma perché c’è l’Italia e dal momento che è certo che ci sia l’Italia così come c’era fin dal tempo in cui decisero di chiamarlo in quel modo mentre non possiamo dire che quel nostrum si riferisse al resto del continente, faremmo bene a prendere atto che il problema degli immigrati è esattamente quello che sappiamo che è, ovvero un problema nostro e solo o almeno in massima parte solo nostro. Gli altri sanno solo stare a guardare o poco più. E dunque grazie, non importa. Dal momento che l’Italia è certo che esista, nonostante il parere contrario di qualche valligiano, mentre non altrattanta certezza si possa esprimere a proposito dell’Europa e dal momento che è invece certo che semmai l’Europa esista vien da pensare che sia solo quella interessata al denaro non altrettanto alla solidarietà, allora usiamola per quello che fa di tutto per sembrare, uno sportello di cassa. Ai diritti umani non sembra altrettanto interessata, tant’è che Renzi dice che quest’Europa fa morire donne e bambini. Si faccia avanti chi ha le prove per smentirlo.

E allora poiché esiste questa sola Europa, quella dei bilanci in regola e che preferisce licenziare anziché dare occupazione, allora se esiste solo l’Europa interessata al denaro — francamente immaginiamo che ce ne sia anche un’altra che rappresenta un’unità culturale e un modello sociale a cui guarda il mondo ma di questi tempi non fa molto per farsi vedere al punto da sollevare il sospetto che quest’Europa qui sia morta —, e dunque se esiste solo l’Europa col portafoglio dia prova di esserci anche di fronte ad un problema epocale come quello dell’immigrazione clandestina e metta mano alla carta di credito e ci dia quel che riterrà decente darci e chiudiamola lì, noi non dobbiamo chiedere altro e a tutto il resto ci penseremo da soli, come del resto abbiamo sempre fatto e come sicuramente continueremo a fare. Sull’entità del contributo facciano loro, basti dire che l’operazione di salvataggio con le navi della marina italiana ci costa 300 mila euro al giorno, qualcosa come 10 milioni al mese.

Non avvertiamo però la necessità di vedere in quel mare, in quel tratto del Mediterraneo tra la Sicilia e le coste africane, navi battenti bandiera europea, anzi siamo fermissimamente contrari alle sceneggiate ipocrite che non rappresentino la verità per quella che è, e dunque è bene che quelle navi che navigano da quelle parti alla ricerca di traballanti barconi strapieni di disperata umanità che giunge dall’Africa continuino ad essere le nostre e continuino ad avere la bandiera italiana. Altro discorso è l’opportunità che l’Europa si faccia carico di dare asilo a quei naviganti, quest’anno ne sono già arrivati 42 mila, ovvero l’ 830 per cento in più dell’anno scorso, anche perché è difficile immaginare possano essere stipati tutti a Lampedusa e dintorni. In conclusione, questa dell’immigrazione clandestina ci pare una buona causa per dare una prova di orgoglio nazionale e a chi sta solo a guardarci diciamo: grazie Europa.

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