Ci hanno rubato la fiducia

TRA UN MESE 8 milioni di italiani andranno a votare. Non so se toccherà anche a me, non mi interessa saperlo, perché in ogni caso non ci andrò. Mi limito a osservare che il numero delle liste elettorali é direttamente proporzionale al disgusto di noi elettori: a quanto pare avremo liste chilometriche per contenere tutti […]

TRA UN MESE 8 milioni di italiani andranno a votare. Non so se toccherà anche a me, non mi interessa saperlo, perché in ogni caso non ci andrò. Mi limito a osservare che il numero delle liste elettorali é direttamente proporzionale al disgusto di noi elettori: a quanto pare avremo liste chilometriche per contenere tutti i simboli dei partititi in corsa.

muzio, ilcarlino.it

LE CRONACHE non ci aiutano a contenere la sfiducia e i sondaggi per quanto annuncino terremoti, non mi pare a tal punto da esprimere i sentimenti di sconforto, che si avvertono ovunque. Siamo in mezzo al deserto e l’opera di ricostruzione per potersi dire completata dovrà ancora essere preceduta da un’opera di demolizione che per quanto in atto non è finita. Tutto sembra inquinato, dalla politica a tutti i livelli perfino a quell’ora di passione, che ci riservava fino a ieri la nostra squadra del cuore. Il dubbio che anche quel risultato sia truccato ci gela. Siamo stretti in un angolo, costretti quasi a non aver più fiducia in nulla. Dobbiamo uscirne. Se ce ne daranno la possibilità usiamo pure le prossime elezioni di maggio. Altrimenti attrezziamoci per una marcia più lunga.

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