Cambiare l’aria

I politici non sono preti. Morto un papa se ne fa un altro, ma fatto fuori un capo politico non è detto se ne trovi un altro, anzi è vero il contrario, spesso resta senza successori. Vedi Craxi. L’unica cosa in cui si assomigliano partiti e Chiesa è nel detto che chi entra papa in […]

I politici non sono preti. Morto un papa se ne fa un altro, ma fatto fuori un capo politico non è detto se ne trovi un altro, anzi è vero il contrario, spesso resta senza successori. Vedi Craxi. L’unica cosa in cui si assomigliano partiti e Chiesa è nel detto che chi entra papa in Conclave esce cardinale,nel senso che il favorito, il numero due, il delfino fa sempre fatica a prendere lo scettro. Vedi Claudio Martelli nel Psi.

È vero però che la storia di Maroni è un po’ diversa, negli ultimi anni la positiva esperienza di governo come ministro dell’Interno gli ha procurato una stima e un’autonomia, grazie alle quali ha saputo prendere le distanze da un capo sempre più vecchio e debole.

Staremo a vedere che cosa accadrà e in parte dipenderà anche dall’andamento dell’inchiesta, perché se gli intrallazzi fossero datati molto indietro nel tempo, certo non ci farebbe una bella figura come ex ministro della polizia.

La verità è che Lega a parte, basta ascoltare quel che si dice ovunque, c’è una gran voglia di fare piazza pulita, c’è voglia di mandarli tutti a casa, inutile fare le sacerdotesse che si battono contro la bruta antipolitica. Tutti chiedono rinnovamento. E allora largo ai giovani. A condizione siano migliori dei vecchi, il che non è sempre vero.

Si fa un gran parlare di varare una nuova legge per rifondare i partiti e il loro finanziamento pubblico. Visto che finora hanno preso montagne di soldi, al punto da essere riusciti a spenderne solo una minima parte, tanto per cominciare restituiscano quelli non spesi.

E poi il problema non sono le leggi ma i ladri. Qui il punto non è varare una legge per riformare i partiti, ma avere politici che siano onesti e non corrotti e lo stesso discorso vale per i finanziamenti. Vogliamo una nuova legge sul finanziamento pubblico? Eccola qua, semplicissima. Rimborsi spese solo a condizione che i rimborsi corrispondano a spese e non a ricevute false.

Perché si è scoperto che con il denaro pubblico si sono comprati lauree fasulle a Londra, auto sportive per i pupi del capo, basti pensare che il Trota aveva un budget annuale di 670 mila euro. Viziarelli. Chi glielo va a dire ai vecchi leghisti che vivono con 600 euro di pensione al mese? Via Bossi, via la Rosy Mauro, che cosa aspetta a dimettersi dalla vicepresidenza del Senato?, via le Minetti, via i Trota, via quelli che hanno rubato, bianchi rossi gialli verdi, quelli che guardavano e quelli che rubavano. Via tutti, non ci servono, fuori.