Bombe ed epoche diverse

VEDO CHE i sessantottini, soprattutto quelli che dovrebbero tacere, sono fortemente agitati e sono di nuovo saliti in cattedra per sentenziare sul film di Giordana sulla strage di piazza Fontana. Io li trovo insopportabili, perché sanno sempre solo tutto loro. Peccato però che non si siano ancora trovati i colpevoli. gianni, ilcarlino.it Risponde Giovanni Morandi, […]

VEDO CHE i sessantottini, soprattutto quelli che dovrebbero tacere, sono fortemente agitati e sono di nuovo saliti in cattedra per sentenziare sul film di Giordana sulla strage di piazza Fontana. Io li trovo insopportabili, perché sanno sempre solo tutto loro. Peccato però che non si siano ancora trovati i colpevoli.

gianni, ilcarlino.it

Risponde Giovanni Morandi, direttore Qn, il Resto del Carlino e Quotidiano.net

HO VISTO il film in un cinema di Roma, ‘Le Quattro Fontane’. Nel tornare in albergo sono passato nella vicina via Rasella, dove sui muri delle case ci sono ancora i segni delle schegge della bomba esplosa il 23 agosto 1944. Per un caso mi sono trovato in quella strada proprio il giorno in cui è morto Rosario Bentivegna, il partigiano che travestito da spazzino aveva fatto esplodere la bomba nascosta in un carretto. Era il 23 marzo 1944. Morirono 33 soldati tedeschi e 335 civili nella rappreseglia alle Fosse Ardeatine. A piazza Fontana nel dicembre ’69 i morti furono 17. È solo un inopportuno accostamento dovuto alla toponomastica. Sono moventi, epoche e bombe diverse, perché una colpì soldati in tempo di guerra, l’altra civili in tempo di pace. E lo so, comunque, che il discorso sarebbe più lungo.

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