Abbiamo sbagliato tutto

COME ITALIANO mi dispiace che i due marò implicati dell’uccisione di due pescatori indiani siano stati arrestati, ma se la loro posizione si è aggravata vuol dire che gli inquirenti hanno acquisito prove. Mi ritrovo perciò costretto, sia pure a malincuore, a rispettare il principio della legge uguale per tutti. breve, ilcarlino.it SANA SCELTA quella […]

COME ITALIANO mi dispiace che i due marò implicati dell’uccisione di due pescatori indiani siano stati arrestati, ma se la loro posizione si è aggravata vuol dire che gli inquirenti hanno acquisito prove. Mi ritrovo perciò costretto, sia pure a malincuore, a rispettare il principio della legge uguale per tutti.

breve, ilcarlino.it

SANA SCELTA quella che lei ha fatto, purtroppo non esclude alcune significative considerazioni. Ovvero che la posizione dei nostri due soldati sfugge alla competenza della legge indiana, perché il reato è stato consumato in acque extraterritoriali e il fatto che la nave sulla quale prestavano servizio si sia diretta nel porto indicato dall’autorità giudiziaria indiana dimostra la buonafede di chi sapeva di non aver nulla da temere. Dal caso comunque emerge la sommarietà con cui è stato organizzato il servizio di protezione dei naviganti esposti al rischio pirateria. Aggiungo a queste riflessioni l’errata impostazione politica che è stata data alla vicenda, verso la quale il nostro governo avrebbe dovuto esprimere una posizione risoluta e non questuante.

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