NIENTE correnti in Lega, però Igor Iezzi, segretario provinciale che domenica 11 marzo corre per la rielezione, ha un rivale. A sorpresa ha presentato la sua candidatura il consigliere comunale Massimiliano detto Max Bastoni, che è anche il pupillo di Davide Boni. Nel suo programma l’idea di proporre una persona che nella lotta fra cerchisti e maroniani puri come Iezzi sia super partes, mentre Iezzi si candida in nome di Bossi e Maroni.
Bastoni, perché questa candidatura?
«In ogni congresso si parla tanto di dibattito interno, quindi è legittimo che ci sia più di un candidato. Contro Iezzi nulla da dire, ma è giusto ci sia anche un ricambio, la sua è una gestione della Lega milanese che va avanti da 15 anni. E poi me l’hanno chiesto i militanti».
Militanti cerchisti, ossia vicini a Reguzzoni?
«Sono nel Carroccio da vent’anni, e mi piaceva di più il partito senza correnti. Comunque non sono né cerchista né altro, ma non mi piace neanche che qualcuno si debba appropriare delle figura di Maroni. Per anni alcuni andavano avanti al grido di “Me l’ha detto Bossi”, ora si usa “Me l’ha detto Maroni. Però Maroni appartiene a tutti i leghisti».
Cosa pensa di Maroni?
«Penso sia uno degli uomini migliori della Lega, la mia candidatura non è certo contro di lui. La mia è una candidatura della base, e molti di quelli che mi hanno chiesto di candidarmi sono Barbari sognanti maroniani. Certo qualcuno cercherà di far passare un altro messaggio».
Cosa dirà domenica?
«Che voglio una Lega che su Milano dia più spazio possibile a tutti i militanti, non a un solo uomo o a un piccolo gruppo al comando. Milano ha bisogno di un esercito, e la segreteria politica non venga più utilizzata a uso e consumo di pochi, di un piccolo gruppo elettorale».
Si riferisce a Matteo Salvini?
«Chi ha orecchi per intendere intenda. Per il bene della Lega credo che la Segreteria provinciale debba appartenere ai militanti».
Come sta Boni?
«Gli ho parlato, l’ho visto, Davide è diciamo tranquillo. Sappiamo tutti che non c’è nulla da temere. Poi si parla di cifre allucinanti, assurde, se fosse vero solo la metà Boni dovrebbe essere già in galera».