Una fumata bianca ecumenica

NON HABEMUS PAPAM, ma poco ci manca nel senso che, dopo lunghi conciliaboli, c’è stata la fumata bianca: domani comincerà il Conclave che eleggerà il successore di Benedetto XVI. Già in questi giorni, in attesa del Conclave vero, ce ne sono stati molti altri tra i cardinali di tutto il mondo arrivati a Roma. Abbiamo […]

NON HABEMUS PAPAM, ma poco ci manca nel senso che, dopo lunghi conciliaboli, c’è stata la fumata bianca: domani comincerà il Conclave che eleggerà il successore di Benedetto XVI. Già in questi giorni, in attesa del Conclave vero, ce ne sono stati molti altri tra i cardinali di tutto il mondo arrivati a Roma. Abbiamo assistito, all’ombra del Cupolone, a tante riunioni collegiali: i principi della Chiesa hanno discusso su temi scottanti, dalla governance vaticana alla pedofilia. Forse il Papa emerito Joseph Ratzinger ha davvero visto giusto togliendo il disturbo prima di volare in cielo perché ha così consentito ai porporati di affrontare argomenti spinosi che, senza la sede vacante, sarebbero rimasti tabù. Non è mai troppo tardi per recitare qualche mea culpa, tanto più che stiamo parlando dei tempi secolari della Chiesa. Alle persone meno giovani, le Congregazioni generali hanno ricordato lo spirito del Concilio Vaticano II e di Giovanni XXIII: l’ora pro nobis è stato veramente ecumenico. Speriamo che se lo rammenti anche il nuovo Papa.