Una Francia bifronte

QUESTI sarebbero nostri cugini? Mai come in questi giorni, i francesi ci stanno prendendo per i fondelli, per usare un termine eufemistico, dimostrando la concretezza del vecchio detto “parenti serpenti”. Non bastano le frontiere chiuse a Ventimiglia per il “niet” di Hollande, europeista solo a parole, adesso ci si è pure messa la ex moglie dell’inquilino dell’Eliseo, quella Segolène Royal che non perde mai occasione […]

QUESTI sarebbero nostri cugini? Mai come in questi giorni, i francesi ci stanno prendendo per i fondelli, per usare un termine eufemistico, dimostrando la concretezza del vecchio detto “parenti serpenti”. Non bastano le frontiere chiuse a Ventimiglia per il “niet” di Hollande, europeista solo a parole, adesso ci si è pure messa la ex moglie dell’inquilino dell’Eliseo, quella Segolène Royal che non perde mai occasione per farsi sentire. L’ultima “boutade” riguarda la Nutella: dagli schermi tv, anche se poi si è scusata, ha invitato i suoi connazionali a cancellare per sempre la crema spalmabile, perché l’olio di palma contenuto nel prodotto, secondo lei, è uno dei maggiori responsabili della deforestazione. Davvero strani questi francesi: da una parte si preoccupano delle foreste del continente nero e dall’altra respingono gli sfortunati abitanti dello stesso continente. Atteggiamento piuttosto incoerente soprattutto se dichiari di essere di sinistra. Con la scusa della “grandeur”, la bandiera dell’Europa, a Parigi e dintorni, garrisce assai poco e solo per interessi di bottega. E se noi cominciassimo a boicottare lo «champagne»? giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net