Un sindaco per ripartire

LA CLASSIFICA dei migliori sindaci d’Italia – con il giovane Alessandro Cattaneo, primo cittadino di Pavia, su tutti gli altri – conferma che qualsiasi rifondazione della classe politica nel Belpaese parte proprio dal basso. Sono convinto che il Palazzo romano e le tante caste regionali dovrebbero ispirarsi agli amministratori locali che, nella stragrande maggioranza dei […]

LA CLASSIFICA dei migliori sindaci d’Italia – con il giovane Alessandro Cattaneo, primo cittadino di Pavia, su tutti gli altri – conferma che qualsiasi rifondazione della classe politica nel Belpaese parte proprio dal basso.

Sono convinto che il Palazzo romano e le tante caste regionali dovrebbero ispirarsi agli amministratori locali che, nella stragrande maggioranza dei casi, lavorano nel Comune d’appartenenza con quello spirito di servizio verso i concittadini che, nel viaggio dal paesello alla Capitale, si perde immancabilmente. O si torna alla vocazione originaria del politico che si mette a disposizione della collettività, oppure siamo destinati a perdere tutte le battaglie. Ecco perché, tra i tre modelli di riforma della legge elettorale proposti da Renzi (a proposito, lui è scivolato al 26° posto della graduatoria), mi piacerebbe che si scegliesse il doppio turno come si fa con i sindaci.

È, comunque, indispensabile che i parlamentari tornino ad avere un rapporto diretto con il loro collegio e la città, come succede ancora ai primi cittadini che, magari, si sporcano le mani con provvedimenti terra-terra per riparare le buche nelle strade, ma hanno sempre quel “feeling” diretto con la comunità che gli altri politici hanno perso. E sarebbe bello che i ministri della Repubblica seguissero l’esempio del pavese Cattaneo che, alla faccia delle auto di rappresentanza e delle scorte, di blu ha soltanto la Vespa.

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net