Un “Giorno” da Maroni

RICORDATE  la battuta  che servì a ribaltare i pronostici alle elezioni politiche del 1948?  Tutti davano trionfatore il Pci di Togliatti, ma il grande Guareschi (sì, proprio il padre di Peppone e don Camillo censurato dalla Cia come qualsiasi Venere greca) se ne uscì con una frase folgorante: “Dentro le urne Dio ti vede, Stalin […]

RICORDATE  la battuta  che servì a ribaltare i pronostici alle elezioni politiche del 1948?  Tutti davano trionfatore il Pci di Togliatti, ma il grande Guareschi (sì, proprio il padre di Peppone e don Camillo censurato dalla Cia come qualsiasi Venere greca) se ne uscì con una frase folgorante: “Dentro le urne Dio ti vede, Stalin no!” che spiazzò tanti italiani. Mi è tornata in mente, quella uscita, quando ho chiesto al presidente della Regione Lombardia,  Roberto Maroni, il motivo per cui ha deciso di avviare un filo diretto con i lettori del “Giorno”. La sua risposta è stata sincera: “È importante vedere i problemi dei lombardi che non hanno santi in paradiso e che, finora, non potevano farsi ascoltare da chi li governa. Attraverso le colonne del giornale, che ringrazio per l’ospitalità, diamo voce a tutti”.

A PARTIRE da oggi, in effetti, il governatore potrà sentire cosa realmente bolle in pentola a Milano e dintorni, attraverso i problemi (ma anche le critiche) messi a nudo dagli stessi cittadini, perché, come è solito dire,”ci interessa tutto ciò che succede in Lombardia”. Comincia, così, una collaborazione che, preservando l’indipendenza del nostro quotidiano, potrà diventare un utile strumento di confronto tra gli abitanti di questa regione in continua evoluzione e chi ha l’onere di pilotare i cambiamenti. Il vantaggio potrà essere di tutti: se i lombardi avranno modo di farsi ascoltare, ci guadagneranno anche le istituzioni che, in tal modo, potranno avere in diretta il polso della situazione. Senza contare la soddisfazione della famiglia del “Giorno” che conferma la sua grande vocazione regionale. La rubrica, “Chiedilo a  Maroni”, diventerà un appuntamento fisso della domenica: il governatore, risponderà, senza filtri, ai lettori come in un faccia a faccia televisivo. L’unico limite saranno le esigenze di spazio: sono, in effetti, numerosissime le segnalazioni e i quesiti già arrivati in redazione. La rubrica parte in un momento molto importante per il nostro giornale perché proprio nel 2016 compirà 60 anni di vita: da oggi, sono in programma tante iniziative, manifestazioni culturali ed incontri. Il nostro è da sempre un quotidiano popolare radicato nel territorio e focalizzato sui problemi della comunità: non è, dunque, un caso il fatto che Maroni abbia scelto proprio il giornale dell’omino di Savignac per avviare il dialogo con i lombardi. Da quando era al Viminale ha sempre dato particolare attenzione ai problemi della sicurezza e del welfare: gli stessi temi, assieme ad altri, che ritroviamo nelle prime risposte ai nostri lettori.  L’augurio, a questo punto, è che dalle parole si passi presto ai fatti. giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net