Un giornale in prima linea

IL 21 APRILE, si sa, è un giorno che porta fortuna e non solo all’antica Roma. Proprio il 21 aprile del 1956, quasi 60 anni fa, è nato il “Giorno” che ha rappresentato la più grossa novità editoriale italiana dal dopoguerra. Non lo scrivo io, che posso anche apparire un po’ partigiano, ma un vecchio […]

IL 21 APRILE, si sa, è un giorno che porta fortuna e non solo all’antica Roma. Proprio il 21 aprile del 1956, quasi 60 anni fa, è nato il “Giorno” che ha rappresentato la più grossa novità editoriale italiana dal dopoguerra. Non lo scrivo io, che posso anche apparire un po’ partigiano, ma un vecchio libro “Il Giorno/il quotidiano del signor Mattei” per i tipi della Baldini & Castoldi.

MI È CAPITATO IERI di leggere una recensione di quel volume apparsa su un giornale che si chiama “Conquiste del lavoro” e mi sono venuti in mente tanti ricordi del “Giorno”. Il nostro quotidiano, fondato appunto da Enrico Mattei, il padre dell’Eni, è stato un pugno nell’occhio di tutti i giornaloni paludati d’allora (e non solo d’allora). Ispirato al modello del londinese “Daily Express”, il nostro foglio è stato il “primo” per tante cose: il primo che ha varato in Italia la pagina economica, il primo che ha lanciato una prima pagina a vetrina, il primo che ha affrontato lo sport in un modo nuovissimo e moderno sotto la guida di Gianni Brera, il primo che ha offerto un rotocalco a colori di otto pagine (“numero uno” in assoluto nel dopoguerra), il primo che ha previsto una pagina di fumetti e giochi, il primo che ha curato un inserto settimanale per i ragazzi. Con la regia di grandi direttori, come Baldacci e Pietra, il nostro quotidiano è stata una vera rivoluzione che ha messo in crisi i colossi della carta stampata. È vero, molta acqua è passata sotto i ponti da allora: il panorama editoriale è cambiato, in peggio, e anche il “Giorno”, come tutti gli altri, ha perso qualche colpo. Ma noi, a dispetto delle tante cassandre, siamo ancora ben presenti sul mercato, nonostante la crisi che coinvolge il mondo dei quotidiani e non solo. Noi ci siamo e ci saremo, sempre in prima linea.

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net