MA SIAMO così sicuri che le scissioni fanno male a chi si taglia? La domanda è venuta spontanea leggendo, l’altra sera nel salotto di“Porta a porta”, i dati del sondaggio che Mannheimer ha condotto per Vespa. Dai dati emergeva, infatti, che la divisione fa bene ai politici: a chi, nei divorzi solitamente ci rimette (Berlusconi), e a chi spicca il volo da ex-delfino (Alfano). In effetti, la nuova formazione dei governativi becca un inaspettato dieci per cento, ma anche Forza Italia regge l’impatto.

ANZI, SOMMANDO i due tronconi, il centrodestra aumenta in percentuale rispetto a prima. Verrebbe quasi da pensare che Angelino e Silvio, facendo buon viso a cattivo gioco, hanno compiuto una specie di miracolo: la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Non è un caso che la prima mossa di Alfano, dopo lo resa dei conti di sabato, sia stata quella di volare a Milano, per incontrare, con la benedizione dell’amico Lupi e di qualche santo in paradiso, Roberto Maroni, governatore della Lombardia, nonché (ancora per pochi giorni, almeno ufficialmente) segretario della Lega. Se, negli ultimi mesi, il Carroccio aveva preso le distanze dal Pdl per via delle larghe intese del governo Letta, con l’ex delfino siciliano è stato subito “feeling”, come dimostra l’intervista che pubblichiamo qui a fianco.

FORSE PERCHÉ entrambi conoscono a menadito i segreti del Viminale (prima Roberto, poi Angelino sono stati ministri dell’Interno con l’intervallo della Cancellieri), forse perché hanno voluto prendere entrambi le distanze dal Cavaliere, fatto sta che il primo atto politico di Nuovo Centro Destra si chiama riavvicinamento alla Lega: se son rose, fioriranno. E molto presto.
Ma, intanto, mi chiedo se, al di là delle dichiarazioni inacidite di qualche falco di Forza Italia, fino a che punto Silvio e Alfano si siano davvero divisi. A “Porta a porta”, tranne le frecciate contro gli “ultras” di Forza Italia, Angelino sembra la copia conforme dell’antico mentore. Persino sull’Europa, il vicepremier ha recitato quasi lo stesso “j’accuse” di Berlusconi.

E ALLORA? Probabile che la spaccatura sarà, nelle prossime settimane, più netta se Forza Italia staccherà davvero la spina al governo, ma, fino a quel giorno, mi sembrano, i duelli in corso, più scaramucce che conflitti a fuoco. Intanto, qualche risultato, Angelino l’ha già ottenuto, sondaggi a parte, c’è il “volemose bene” di Maroni. Senza considerare le “avances” che potrebbero arrivare da Casini e da Mauro. Le grandi manovre sono appena cominciate.
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