Tra ricchi e poveri

TUTTI I MODERATI che, in cuor loro, sperano in una prossima vittoria elettorale di Matteo Renzi, perché, in fondo, il sindaco di Firenze ha idee più di destra che di sinistra, sono avvertiti: attenzione al cane che abbaia (e neppure troppo) e non morde. Basta leggere il saggio, uscito ieri in libreria, del suo “guru” […]

TUTTI I MODERATI che, in cuor loro, sperano in una prossima vittoria elettorale di Matteo Renzi, perché, in fondo, il sindaco di Firenze ha idee più di destra che di sinistra, sono avvertiti: attenzione al cane che abbaia (e neppure troppo) e non morde. Basta leggere il saggio, uscito ieri in libreria, del suo “guru” economico, il deputato del Pd, Yoram Gutgeld. Già il titolo del libro è tutto un programma per coloro che difendono i loro privilegi, o presunti tali: “Più uguali, più ricchi”.

IL BRACCIO DESTRO di Matteo viene definito un liberale di sinistra, ma poi, leggendo il “pamphlet”, cominci a nutrire qualche dubbio sulle sue idee liberali. Scrive Gutgeld: “È paradossale che il Paese europeo con il partito comunista tradizionalmente più forte sia anche quello più iniquo”. E il parlamentare, anche se ammette che l’egualitarismo spinto finisce per frenare lo sviluppo economico, fa anche qualche esempio concreto sulle tante disuguaglianze italiane. Un esempio: Gutgeld dimostra che se il signor Rossi guadagna duemila euro lordi al mese, paga, in tasse, il doppio di quanto deve scucire Herr Muller, il suo “pari grado” tedesco. Sia a Berlino che a Roma, invece, coloro che percepiscono diecimila euro versano al Fisco una cifra quasi identica. Insomma, sarà anche vero che il consigliere di Renzi, come ha sostenuto “La Stampa”, non vorrà fare pagare ai ricchi, ma poco ci manca.

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net