Sondaggi di primavera

I SONDAGGI, con i consensi percentuali aggiornati delle forze politiche in campo, sono spuntati, in questi giorni, in varie tv. Proiezioni un po’ titubanti, come certi delicati fiori che alzano timidamente la corolla solo per annusare l’aria che tira. È vero che una rondine non fa primavera, però il fatto che i numeri comincino ad […]

I SONDAGGI, con i consensi percentuali aggiornati delle forze politiche in campo, sono spuntati, in questi giorni, in varie tv. Proiezioni un po’ titubanti, come certi delicati fiori che alzano timidamente la corolla solo per annusare l’aria che tira. È vero che una rondine non fa primavera, però il fatto che i numeri comincino ad occhieggiare su alcuni reti è la conferma indiretta che nuove elezioni potrebbero essere davvero dietro l’angolo. I media più solerti si portano, così, avanti sul lavoro con forchette, previsioni e analisi che, come insegnano le elezioni di febbraio, saranno puntualmente smentite dai risultati. Insomma, il lupo perde il pelo, ma non il vizio: dopo le ultime figuracce, i sondaggisti sono lì a sparare numeri che spaccano lo “zero virgola”, quando tutti sappiamo che gli elettori non sanno più a che santo votarsi e, nel caso di nuove elezioni, decideranno davvero dentro la cabina. A questo punto speriamo che non s’avveri l’altro detto popolare che recita: chi muore (l’Italia) giace e chi vive (l’Europa) si dà pace.