LA PROSSIMA sarà davvero una settimana di passione per Berlusconi. Il Cavaliere dovrà, infatti, cimentarsi in una corsa ad ostacoli, con due handicap: entro il 15 ottobre sarà costretto a decidere se chiedere l’affidamento ai servizi sociali dopo la sentenza della Cassazione di fine luglio.

QUATTRO giorni dopo, il 19 ottobre, anche il suo Milan dovrà pagare pegno: la squalifica che obbliga i rossoneri a giocare la partita con l’Udinese, in programma a San Siro, a porte chiuse per i cori razzisti di domenica scorsa con la Juve. Insomma, non è un bel momento per Silvio che sta combattendo almeno su tre fronti: il giudiziario, il politico e, adesso, anche quello calcistico, tra stadio chiuso e sconfitte della squadra di Allegri.

COME SE già non bastasse il giudice ordinario, ecco che anche quello sportivo comincia a disseminare di mine il percorso di Berlusconi. Sembra che l’uomo di Arcore non abbia, poi, tutti i torti quando dichiara di essere perseguitato dalla giustizia, in effetti, in un sol colpo, riesce a realizzare (in passivo) una doppietta: le due squalifiche nel giro di pochi giorni. Non so se il fondatore di Forza Italia sia anche un po’ superstizioso, ma, nei suoi panni, comincerei a toccar ferro: come la mettiamo con il “non c’è due senza tre”? Non vorrei che, di questo passo, pure la società del Milan finisse ai servizi sociali…

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