Rossoneri in Europa

NONOSTANTE le mezze smentite di Giovanni Toti, la discesa in campo di Barbara Berlusconi alle prossime Europee appare sempre più probabile. SE FINO l’altro giorno, l’ipotesi (che il nostro giornale aveva anticipato già il 3 marzo) poteva essere considerata semplicemente una voce, la “nomination” appare, adesso, quasi fatta dopo l’interdizione per due anni dai pubblici uffici dell’ormai ex Cavaliere confermata dalla Cassazione. A questo punto, considerando che Marina appare più recalcitrante a […]

NONOSTANTE le mezze smentite di Giovanni Toti, la discesa in campo di Barbara Berlusconi alle prossime Europee appare sempre più probabile.

SE FINO l’altro giorno, l’ipotesi (che il nostro giornale aveva anticipato già il 3 marzo) poteva essere considerata semplicemente una voce, la “nomination” appare, adesso, quasi fatta dopo l’interdizione per due anni dai pubblici uffici dell’ormai ex Cavaliere confermata dalla Cassazione. A questo punto, considerando che Marina appare più recalcitrante a scendere in politica e non si conoscono le intenzioni del secondogenito, Pier Silvio, la scelta appare quasi obbligata. Una mossa che potrebbe rivelarsi azzeccata perché Barbara ha mostrato, in questi mesi, di avere la carica giusta per rimpiazzare cotanto padre: l’ha dimostrato anche al Milan, dove ha ben avviato il progetto del nuovo stadio. Non solo, con questa mossa, Silvio potrebbe centrare due obiettivi: il primo è, come abbiamo visto, trovarsi un’erede in politica; il secondo è fare piazza pulita degli attuali vertici del suo Milan che, di questi tempi, continuano a dargli dispiaceri. Via Galliani, dunque, ma, in questo modo, via pure Barbara, l’altro amministratore delegato della società rossonera. Magari, a meno che Berlusconi non si sbarazzi del club, si ricomincia da zero anche sui campi di calcio, facendo forse spazio ad un altro “berlusconino”: Luigi. Ergo: c’è sempre un erede nei destini di Arcore. giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net