Risparmi militari

TRA TANTI ROTTAMATORI o presunti tali, ce ne è uno che, a mio parere, batte tutti gli altri anche perché non millanta credito: è Franco Massi, magistrato della Corte dei Conti, che, in questi anni, come segretario generale del Cnel, ha fatto aprire gli occhi a molti sull’inutilità di quella che, un tempo, veniva chiamata la terza Camera. Una battaglia che «Il Giorno» […]

TRA TANTI ROTTAMATORI o presunti tali, ce ne è uno che, a mio parere, batte tutti gli altri anche perché non millanta credito: è Franco Massi, magistrato della Corte dei Conti, che, in questi anni, come segretario generale del Cnel, ha fatto aprire gli occhi a molti sull’inutilità di quella che, un tempo, veniva chiamata la terza Camera. Una battaglia che «Il Giorno» ha combattuto al suo fianco: la liquidazione definitiva dell’organo costituzionale sarà una vittoria per tutti coloro che combattono contro gli sprechi del pachiderma statale. Abbattuto il dinosauro di Villa Lubin, oggi Massi viene chiamato ad un altro compito improbo: eliminare le spese pazze del Ministero della Difesa. È stato, infatti, nominato dal Presidente Napolitano, su indicazione del ministro Pinotti, vicesegretario generale del dicastero, massima carica civile nel mondo militare. Si occuperà della «spending review» di caserme, aerei, carri armati. Dovrà usare una specie di «forbicione» tra i tagli di edifici fatiscenti, costi faraonici e altro: c’è anche il discorso degli F35 che, però, a Cameri permette 800 posti di lavoro. Penso, comunque, che, più che i tagli alla Difesa, dovrebbero essere eliminate le tante duplicazioni con altre Amministrazioni pubbliche, come Protezione civile, Vigili del fuoco, Agenzia del demanio. Si potrebbero risparmiare tanti soldi: parliamo di qualche miliardo. Sono sicuro che, anche stavolta, il nostro magistrato non sparerà cartucce a salve. giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net