UN’AMICA giornalista mi ha mandato un biglietto d’auguri che riporta una frase dello scrittore satirico austriaco Karl Kraus: «I giornali hanno con la vita lo stesso rapporto che hanno le cartomanti con la metafisica». Fuor di metafora, credo che le cronache di un quotidiano siano la cartina di tornasole di una città e della sua comunità intera.

VI RACCONTO, così, un’esperienza personale che può dare la giusta immagine della metropoli lombarda, smentendo tutti i profeti di facili sventure, pronti a dipingere una Milano arida, senza sentimenti, dove ognuno pensa egoisticamente a se stesso, disinteressandosi del prossimo.

DUNQUE, qualche giorno fa, al termine del convegno sui 500 giorni all’Expo, ho smarrito la mia carta d’identità davanti al Palazzo della Regione. Ho mosso mari e monti per cercare di recuperarla, nulla da fare: alla fine, davanti ad un cortesissimo carabiniere, ho dovuto presentare la denuncia di smarrimento. Passa qualche giorno e una signora scrive al giornale di avere trovato per strada la mia adorata carta. Questa giovane milanese doc, di professione architetto, si è pure presa la briga di andare a vedere su Internet chi mai fosse quell’omone riprodotto nella fotina del documento e ha mandato una mail al giornale per segnalare l’avvenuto ritrovamento. La signora ha voluto, anche, farmi personalmente gli auguri per le imminenti Festività: magari, diventerà una lettrice affezionata del “Giorno”. Davvero un piccolo episodio, se volete, che, però, mi ha regalato una sferzata di fiducia più di mille articoli buonisti. Non c’è solo la “Milano da bere” o la “Milano da gustare”, c’è anche la “Milano del cuore”.

Buon Natale a tutti, da un milanese d’adozione.

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