Quel tango di 100 anni fa

TRA POCHI GIORNI, un anniversario importante: 1914-2014, cent’anni dallo scoppio della prima guerra mondiale. Per mesi e mesi ci saranno fiumi di rievocazioni, personaggi, colpi di teatro, tante storie dimenticate nel tempo. Guardando, l’altra, sera, in tv, per l’ennesima volta, il film “Titanic”, con la scena dei passeggeri che ballano prima del naufragio, mi è […]

TRA POCHI GIORNI, un anniversario importante: 1914-2014, cent’anni dallo scoppio della prima guerra mondiale. Per mesi e mesi ci saranno fiumi di rievocazioni, personaggi, colpi di teatro, tante storie dimenticate nel tempo. Guardando, l’altra, sera, in tv, per l’ennesima volta, il film “Titanic”, con la scena dei passeggeri che ballano prima del naufragio, mi è venuto in mente un altro tango in occasione della dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia, dopo l’attentato in cui persero la vita l’arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia.

QUELLA SERATA TRAGICA, ma anche magica, è raccontata da Margherita Sarfatti, milanese, amante ebrea di Benito Mussolini. Siamo a Venezia, che celebra l’estate 1914 con una festa da mille e una notte. Champagne, gioielli, vestiti ricchissimi, mentre un’orchestra suona il tango e, a Vienna, scade l’ultimatum. Racconta la Sarfatti: «Un’altra notte, su altro mare, pochi mesi innanzi, altre dame, altri cavalieri in marsina, a capo scoperto, aggrappati, intonavano, con l’orchestrina di bordo…. Mentre la chiglia squarciata del Titanic lentamente affondava. La cadenza diabolica dell’“Irresistibile”, tango nuovo, ritmava il naufragio della bellezza, del piacere, della pacifica civiltà di un’epoca, inabissata». A questo punto, anche se al sottoscritto piace il tango, vorrei, paradossalmente, che il premier Letta emettesse un’ordinanza per vietare il ballo argentino sul suolo italico per tutto il 2014. Con i tempi che corrono…

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net