Pisapia come Sarkò?

A VOLTE RITORNANO. L’imprevisto successo dell’ex presidente Nicolas Sarkozy alle elezioni per rinnovare le assemblee dei dipartimenti francesi, nello stesso giorno del forfait, in Italia, del sindaco della Madonnina, Giuliano Pisapia, mi ha convinto che potrebbe esserci qualche analogia tra Parigi e Milano. Cosa disse, infatti, il marito di Carla Bruni quando lasciò via libera […]

A VOLTE RITORNANO. L’imprevisto successo dell’ex presidente Nicolas Sarkozy alle elezioni per rinnovare le assemblee dei dipartimenti francesi, nello stesso giorno del forfait, in Italia, del sindaco della Madonnina, Giuliano Pisapia, mi ha convinto che potrebbe esserci qualche analogia tra Parigi e Milano. Cosa disse, infatti, il marito di Carla Bruni quando lasciò via libera al suo rivale Hollande? Che avrebbe abbandonato la politica e mai e poi mai sarebbe ritornato sulle sue decisioni. Come volevasi dimostrare: ecco Sarkò di nuovo in campo pronto, magari, a conquistare ancora l’Eliseo. Insomma, in politica «mai dire mai». Il discorso potrebbe, quindi, valere pure per il primo cittadino milanese anche se ho sempre considerato Pisapia (come ho scritto proprio ieri) un uomo decisamente coerente: quando ha preso una decisione, molto difficilmente fa marcia indietro. Ma se cambiassero le condizioni all’interno della sinistra, se Renzi si convincesse che il sindaco in carica è, alla fine, il meno peggio, chi è pronto a scommettere tutte le sue “fiches”sul ritiro definitivo di Giuliano? I nomi circolati finora lasciano, infatti, il tempo che trovano. Qualcuno, considerando la pochezza dei possibili candidati, cosiddetti politici, sta anche cercando di scovare un pretendente nella società civile e ha pure riproposto una specie di derby tra direttori di giornali. Se son rose, fioriranno. Certo è che, con la mancanza di autorevoli candidati, molti preferirebbero tornare al passato con nomi già collaudati. Un’ultima annotazione: se Matteo Salvini davvero intende entrare in lizza per Milano, prenda nota della lezione subìta dalla sua amica Marine Le Pen in Francia. Sembrava dovesse vincere a mani basse. E invece… giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net