L’8 DICEMBRE è la festa dell’Immacolata Concezione ma, da quest’anno, sarà anche il giorno del “redde rationem”. In quella data ci saranno, infatti, le rese dei conti: una all’interno del Pd e l’altra, più complicata, dentro il Pdl, con il probabile “showdown” finale tra i berlusconiani e i fedeli di Alfano. Dall’esito dei due chiarimenti, sapremo, in modo definitivo, se il governo Letta avrà ancora un futuro o sarà costretto ad abdicare. Tutto lascia supporre che l’esecutivo, a prescindere dalle sorti del Cavaliere, abbia i giorni contati: da una parte, infatti, l’avvento di Matteo Renzi come futuro leader della sinistra, appare scontato, dall’altra il braccio di ferro tra Silvio e il suo ex-delfino dovrebbe essere vinto dal Cavaliere, anche, se a metà novembre, il voto del Senato lo mettesse “out”.

NON CREDO, infatti, che Alfano, con l’apporto dei ministeriali, abbia le forze necessarie per fronteggiare l’onda di ritorno dei falchi, guidati da Santanché e Verdini, a cui si sono aggiunti i lealisti di Fitto. Molto probabilmente sarà, quindi, rottura, con il decollo definitivo della nuova Forza Italia. I fuoriusciti dovranno, invece, trovare una nuova collocazione, magari creando una casa comune con Casini, Passera e i superstiti “montezemoliani”.
Ma i giochi, almeno nel centro-destra, non sono, comunque, fatti perché Berlusconi dovrà ugualmente trovare un nuovo, giovane, delfino da contrapporre a Renzi. Anzi, sarà costretto a giocare in anticipo, rispetto agli avversari, in quel fatidico 8 dicembre: contrapporre, subito, a Renzi il nome del suo successore perché, per lui, è giunto il momento del passaggio del testimone (forse succederà lo stesso anche alla guida del Milan…).
Chi sarà l’erede? Io non vedo alternative: Marina Berlusconi. Anche se lei continua a smentire in tutti i modi, è l’unica capace di prendere le redini del partito. La primogenita, che ha comunque 4 anni in più di Angelino, alla fine si è sempre adeguata alle esigenze della famiglia anche quando non era d’accordo. Alla vigilia del suo ingresso in azienda, mi confessò, nella sua prima intervista “da grande”: «Credo che mio padre mi seguirà sempre da vicino: è il mio grande consigliere e maestro… È, comunque, rassicurante sapere che sarà al mio fianco per guidarmi quando avrò le prime responsabilità nel gruppo. Un gruppo che, per ora, è certamente eliocentrico con un sole ancora lontano dal meriggio!». Marina può stare tranquilla: anche nella vita politica, il padre, colui che, in pratica, lei definisce “Re Sole”, sarà sempre al suo fianco. Ma gli italiani saranno altrettanto tranquilli?
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