O la va o la spacca

COSA NON SI FA per una poltrona… Pur essendo abituati alle giravolte politiche, il caso del governatore uscente delle Marche, Mario Spacca – che dopo due mandati sotto l’egida del Pd, è pronto a riprovarci, con un salto mortale triplo verso Forza Italia – è davvero clamoroso. Come si fa a cambiare così disinvoltamente casacca […]

COSA NON SI FA per una poltrona… Pur essendo abituati alle giravolte politiche, il caso del governatore uscente delle Marche, Mario Spacca – che dopo due mandati sotto l’egida del Pd, è pronto a riprovarci, con un salto mortale triplo verso Forza Italia – è davvero clamoroso. Come si fa a cambiare così disinvoltamente casacca dopo avere retto una Regione rossa per due legislature? Il diretto interessato non si crea tanti problemi e prende ad esempio Enrico Mattei, il fondatoredell’Enie del“Giorno”, marchigiano come lui, che sosteneva di cavalcare i partiti con la stessa disinvoltura con cui saliva su un taxi. Paragone un po’azzardatoperché il grandeMatteiusava lapolitica per favorire il suo gruppo, mentre Spacca vuole sfruttarli per il suo potere personale. Come è possibile farsi votare da quanti hai bistrattato per due lustri? Lo stesso governatore si rende, comunque,contodell’enormitàdelsuo voltafaccia e, quasi come una foglia di fico, dice chenongradirà propriouna visitadi Berlusconi nelle Marche durante la campagna elettorale. Spacca è più credibile quando dice di essere contro la rottamazione e di preferire «la longevità attiva»: pensiamo anche noi che la regola del giovane a tutti i costi debba essere applicata «cum grano salis», ma attenti a non esagerare con le capriole pur di restare in sella. Sinceramente, in questo caso, non condividiamo affatto lo slogan del governatore uscente: o la va, o la Spacca. giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net