Nuovi pugni allo stomaco

SOLO DUE GIORNI fa («Pugni allo stomaco») ero stato facile profeta di sventura parlando della crudele escalation del terrorismo islamico contrapposta a una colpevole indifferenza di molti ambienti del mondo occidentale che, per vari motivi, tendono a sottovalutare il pericolo. Ieri la terribile conferma con l’attentato, vicino a Lione, in una fabbrica dove un uomo […]

SOLO DUE GIORNI fa («Pugni allo stomaco») ero stato facile profeta di sventura parlando della crudele escalation del terrorismo islamico contrapposta a una colpevole indifferenza di molti ambienti del mondo occidentale che, per vari motivi, tendono a sottovalutare il pericolo. Ieri la terribile conferma con l’attentato, vicino a Lione, in una fabbrica dove un uomo è stato addirittura decapitato, e con il blitz in due alberghi della Tunisia con decine dimorti. Spettacoli agghiaccianti che non possono più lasciarci indifferenti. Da anni Magdi Allam, quasi inascoltato, continua a sostenere che non siamo di fronte a semplici terroristi, ma stiamo, invece, assistendo a un fenomeno molto pericoloso: non siamo più bersaglio di armi, sia pur micidiali, ma di persone trasformate in bombe umane dopo un vero e proprio lavaggio del cervello nel nome del Corano e dell’Isis. Non di semplici terroristi si tratta, dunque, ma di fanatici religiosi che credono di combattere una nuova guerra santa. Estremistimusulmani che siconsiderano, quindi, dalla parte giusta e uccidono per fini nobili. Se pensiamo, quindi, di fronteggiare l’emergenza con le attuali armi, assolutamente inadeguate, siamo destinati a una sconfitta sicura. I mass media occidentali non debbono diventare cassa di risonanza delle efferatezze degli estremisti islamici, ma non possono neppure sottovalutare il contagio che si sta allargando a macchia d’olio. Il presidente francese Hollande ha ragione quando ieri ha detto che non dobbiamo cedere alla paura, ma non possiamo neppure fare finta di nulla come, troppo spesso, è successo. giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net