LA “MILANO da gustare” del 2014 sta avendo fortuna. Il nostro slogan, lanciato poco prima di Natale, emulo della “Milano da bere” dei brillanti anni Ottanta, comincia a circolare e molti giornali hanno dedicato, in questi giorni, ampi servizi sull’aria di ripresa che si respira sotto la Madonnina.

SARÀ il conto alla rovescia dell’Expo, sarà la voglia di riscossa di molte associazioni di categoria, Assolombarda in primis, fatto sta che il 2014 è iniziato sotto i migliori auspici. È importante, però, che alle parole seguano i fatti. E la notizia che ieri mi è capitata sotto gli occhi non è, certo, tra le più confortanti. Dunque, il Comune rispettava da lungo tempo la tradizione di donare una medaglia d’oro ai neocentenari milanesi, per festeggiarli nel miglior stile ambrosiano. L’anno scorso, però, la brutta notizia: Milano è a corto di quattrini e non può più premiare gli arzilli vecchietti che aspettano, dritti, come una quercia secolare. Qui ci vuole uno sponsor. Ecco, quindi, farsi lodevolmente avanti l’Azienda Farmacie Comunali di Milano che è anche parte in causa, nel senso che i clienti migliori, veri e propri “aficionados”, sono proprio gli appartenenti alla terza età. Tutto risolto, allora? No, perché con i diecimila euro messi sul bancone, non si riesce a fare granché: solo una medaglia di bronzo, dato che è aumentato considerevolmente il prezzo dell’oro e soprattutto – una gran bella notizia – è salito il numero dei nonnini capaci di superare l’asticella delle cento candeline. Da queste colonne, “Il Giorno” lancia, dunque, un invito a tutti i farmacisti meneghini e anche all’attivissimo presidente nazionale, il monzese Andrea Mandelli: è possibile allargare la sottoscrizione delle quote da versare anche agli altri farmacisti della città in modo che ci possa scappare la medaglietta d’oro ricordo per tutti i Matusalemme di casa nostra? Mi auguro di sì, anche perché il riconoscimento con il metallo giallo allunga la vita ai centenari. Mentre, sull’altro piatto della bilancia, i farmacisti potranno beneficiare di clienti sempre più longevi. Una mano lava l’altra…
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