MILANO, volano d’Italia. La crisi incalza, il pane manca, ma la città della Madonnina è tornata a volare e non solo grazie agli ascensori che verrano installati per raggiungere le guglie del Duomo. In questi giorni, infatti, la capitale morale fa da battistrada a tutto il resto d’Italia. Se l’avvio del conto alla rovescia per Expo 2015 è l’opportunità “una tantum” che consente alla metropoli e alla Lombardia di uscire dalle secche della crisi, ecco che anche l’Assolombarda, sotto la regia del presidente Gianfelice Rocca, mette il turbo con il varo del piano triennale in 50 punti in grado di riportare l’intero Belpaese in serie A. Come sempre, nei momenti più difficili, è proprio  la città meneghina che tenta di risollevarsi prima delle altre e dà l’esempio alla penisola intera.

È CHIARO che le buone intenzioni non bastano e che, alle parole, debbono seguire i fatti, ma non è un caso che il nuovo rinascimento, come l’ha definito il cardinale Angelo Scola, cominci proprio da qui. Non sarà più la “Milano da bere” degli anni Ottanta, ma sta davvero per decollare una “Milano da gustare”, visti i tempi  da Super Chef.  Ci sono ncora molti problemi e le contraddizioni, tra  rilancio economico da una parte, e degrado e sicurezza dall’altra, sono enormi.  L’importante è, comunque, provare a voltare pagina e, come negli anni del boom economico, la città è pronta a vivere un altro, piccolo, miracolo. Speriamo bene.
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