Marciapiedi puliti

SENTO al telefono il governatore Roberto Maroni sulla nuova crociata della Lega, a cui hanno anche aderito la sua lista, Forza Italia e Fratelli d’Italia: abolire in parte, con un referendum, la legge Merlin che, 55 anni fa, mise definitivamente i chiavistelli alle case chiuse. Ha senso, gli chiedo, fare le barricate per questo, proprio […]

SENTO al telefono il governatore Roberto Maroni sulla nuova crociata della Lega, a cui hanno anche aderito la sua lista, Forza Italia e Fratelli d’Italia: abolire in parte, con un referendum, la legge Merlin che, 55 anni fa, mise definitivamente i chiavistelli alle case chiuse. Ha senso, gli chiedo, fare le barricate per questo, proprio ora, con tutti i problemi che stanno affondando il Paese?

IL PRESIDENTE non ha dubbi: “È ora di mettere da parte i falsi moralismi. Gli eros center, come nel Nord Europa, significano più sicurezza sanitaria, più legalità e più soldi nelle casse dello Stato”. E si chiarisce anche il problema del reato di istigazione alla prostituzione, mettendo in un angolo i protettori che, per oltre mezzo secolo, hanno alimentato il racket sulle strade.

In effetti c’è bisogno di rendere i marciapiedi liberi dallo squallido commercio cercando di rendere, una volta per tutte, questa “professione” più controllata e rispettosa di alcuni minimi livelli di umanità e decenza. Ecco perché “Il Giorno” avvia da subito una campagna di stampa a favore del referendum. Da secoli continuiamo a fare finta di nulla sulla piaga del mestiere più antico del mondo che si consuma sulle strade. Da bambino sentivo i racconti dei vecchi che ricordavano con malinconia le loro gesta amatorie nell’ultimo giorno utile prima della chiusura delle case ospitali: altri tempi, ma ho sempre ritenuto ipocrita l’atteggiamento di tanti perbenisti che hanno sempre fatto finta di credere all’utopia che il fenomeno della prostituzione fosse estinto con il varo della legge Merlin. Se nei bigotti anni Cinquanta – con la vecchia Dc che, incontrastata, dettava legge -, qualche ragione i fautori del provvedimento di stop potevano anche avere, oggi è assurdo far prosperare i racket del marciapiede. Tra l’altro, la prostituzione legalizzata darebbe un po’ d’ossigeno alle esangui casse dello Stato: qualcosa come 10-15 miliardi di maggior gettito l’anno. Sto esagerando? Non tanto, i dati sono sommari e sotterranei, ma il fatturato di questo atroce business dovrebbe raggiungere i 50-60 miliardi. Se consideriamo che il governo Letta sta faticando a rastrellare 150-200 milioni per evitare la coda all’Imu di gennaio in alcune città d’Italia, i marciapiedi puliti potrebbero dare un contributo da non scartare.

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net