L’ultimo giorno di Lenin

DOMENICA 8 dicembre 2013, festa dell’Immacolata: che giorno triste per gli ultimi duri e puri. In Italia si consumala vendetta del giovane Matteo fiorentino che fa piazza pulita degli irriducibili dell’ex-Pci e mette una pietra sopra la vecchia sinistra. In Ucraina, a Kiev, un milione di manifestanti, contro il presidente Yanukovich, abbatte la grande statua di Lenin, mentre, a Mosca, nella Piazza Rossa, si sono appena […]

DOMENICA 8 dicembre 2013, festa dell’Immacolata: che giorno triste per gli ultimi duri e puri. In Italia si consumala vendetta del giovane Matteo fiorentino che fa piazza pulita degli irriducibili dell’ex-Pci e mette una pietra sopra la vecchia sinistra. In Ucraina, a Kiev, un milione di manifestanti, contro il presidente Yanukovich, abbatte la grande statua di Lenin, mentre, a Mosca, nella Piazza Rossa, si sono appena smorzate le polemiche sulla valigia-capannone allestita da Vuitton.

IN ITALIA, a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, resiste ancora l’ultima statua di Lenin, ma sono sempre meno i visitatori del monumento, un tempo famoso. Per non parlare di Sesto San Giovanni, che veniva pomposamente chiamata la “Stalingrado d’Italia”, che, oggi, ha voltato pagina e pensa, giustamente, al futuro e alle nuove costruzioni di Renzo Piano.

CON IL TRIONFO del sindaco d’Italia in pectore, è, insomma, definitivamente tramontata un’era: in tutta sincerità, non ho molta nostalgia di quel passato falce e martello. Penso, anzi, che abbiamo perso troppo tempo a rivangare vecchie storie e a dare voce a personaggi ormai pietrificati dalla realtà.

PERÒ voglio soddisfare una piccola curiosità: fermarmi a Cavriago, nel cuore della “rossa” (un tempo) Emilia per vedere la statua del rivoluzionario russo. Prima che Renzi, così come gli abitanti di Kiev, l’abbatta per sempre.

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net