SE SARKOZY piange, Hollande certo non ride. In questi anni, tutti i giornali – francesi e non – hanno raccontato quanto fosse brillante Nicolas, quanto fosse modesto François che, nei confronti del predecessore, ha perso tutte le sfide, comprese quelle coniugali: vuoi mettere Carlà Bruni con l’ex première dame? Ma, l’altro giorno, con il fermo di polizia in cui è scivolato Sarkozy, Hollande si è preso una clamorosa rivincita. E stasera potrebbe essere la volta della Merkel, in caso di vittoria dei “blues” contro la Germania, ai quarti di finale dei mondiali di calcio in Brasile.  Se, infatti, i transalpini riuscissero, clamorosamente, a mandare a casa i teutonici, la “grandeur” potrebbe brillare come mai è successo negli ultimi tempi.

Un bel riscatto, certo, che affiancherebbe la Francia all’Italia, anch’essa in fase di risalita nei confronti di Berlino, dopo aver subìto rovesci a ripetizione a livello comunitario, dove anche i francesi hanno molto sofferto il pugno di ferro della cancelliera. Sarkozy aveva cercato di scendere a patti con frau Angela, magari facendo fronte comune contro Berlusconi,  ma Hollande è, spesso, apparso in un angolo così come, per anni siamo stati noi. La situazione potrebbe cambiare: Renzi, con il semestre di presidenza, ha cominciato a fare la voce grossa con i tedeschi e stasera pure Hollande, in caso di vittoria, andrebbe a ruota, bissando Sedan sul campo di calcio. Impresa difficile, ma non impossibile, che consentirebbe ai francesi di conquistare, sia pure per meriti sportivi, un po’ di spazio in un’Europa che, anche calcisticamente parlando, appare ridimensionata rispetto ad altri continenti. Tra Matteo e i galletti, si realizzerebbe, così, una clamorosa doppietta contro la Germania “sturm und drang”. Due a zero e palla al centro.

[email protected]