Ho letto il suo articolo sull’abolizione delle Province. È falsa la notizia del risparmio di 20 miliardi con la loro eliminazione. Perché, poi, non si scrive che il reale obiettivo sarebbe l’”auspicato” licenziamento dei dipendenti incidendo, quindi, sulla carne viva delle persone che, oggi, sono 55 mila? Leonardo Voci, e-mail 

NON HO AFFATTO scritto che l’abolizione delle Province si tradurrebbe, automaticamente, in un risparmio di una ventina di miliardi per le casse dello Stato: tale è, invece, il costo annuale di queste amministrazioni. Sul fronte dei dipendenti, nessuno vuole sostenere ricette tipo “lacrime e sangue”. È evidente che il personale in servizio non sarà mai licenziato, ma trasferito in altri enti pubblici,  a cominciare dalle Regioni, o, se ci saranno le condizioni, messo in prepensionamento. Dobbiamo, però, renderci conto che non possiamo più consentirci uno Stato-Pantalone in grado di provvedere a tutto come un ente assistenziale perché, altrimenti, faremo la stessa fine della Grecia. Comprendo le sue motivazioni, ma, in tutta franchezza, ho il sospetto che anche lei sia, alla fine, un dipendente provinciale.

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